Gli incidenti, quelli su lavoro, si vogliono sempre leggere come disgrazie imponderabili, fatalità. L’opinione pubblica rifiuta l’idea che il lavoro possa portare alla morte e gli imprenditori vogliono sollevarsi dalla responsabilità. Poi si attribuisce la responsabilità all’incuria generale alla sciatteria, anche dell’operaio morto. Ma i fatti sconfessano tutte queste sensazioni, che possono diventare giustificazione delle morti permanenti sul luogo di lavoro.
Non ci riferiamo solo all’Italia, il crollo del Francis Scott Key Bridge nella baia di Baltimora è l’ennesima conferma che le ragioni sono sono sempre le stesse, anche quando le cause possono essere diverse.
Fabrizio Tonelli, su il manifesto, analizza il fatto, individua le causa e coglie le ragioni di questo drammatico “incidente”, che assomiglia a tanti altri anche se accadono a migliaia di chilometri di distanza, in ogni direzione.