La sanità è una malata che si aggrava sempre più.
Il problema non è solo la progressiva riduzione dei fondi ma l’allargamento del peso della sanità privata e la ausiliarietà della sanità pubblica. Se ne esce solo superando la contraddizione tra sanità pubblica e sanità privata.
Per questo occorre una “quarta riforma” sanitaria che dia centralità alla sanità pubblica, riduca il peso di quella privata, che deve diventare strumento ausiliare di una “sanità statale”.
La sinistra istituzionale è lontana da questa prospettiva e quella d’alternativa troppo debole: non è possibile dare vita ad processo riformatore.
Forse solo il ricorso al conflitto dentro le strutture sanitarie e sul territorio può creare uno spazio che, nel medio periodo, apra una prospettiva di cambiamento radicale. Non abbiamo molto tempo per evitare la totale privatizzazione del sistema sanitario.
Riportiamo stralci di un saggio di Ivan Cavicchi apparso sul n.70 di alternative per socialismo.