L’industria italiana delle armi è in crescita. E’ in buona parte industria di Stato che fa affari con le guerre. L’Italia fabbrica armi e sistemi d’arma che esportiamo ovunque, anche verso quei Paesi in cui i diritti umani sono sistematicamente calpestati o che sono in guerra, ignorando la Costituzione. Un industria florida ma con una basso utilizzo di manodopera, una attività economica che contribuisce poco alla ricchezza complessiva del paese. Leonardo, la maggiore impresa militare italiana con oltre il 70% del settore, è ormai una multinazionale integrata alle compagnie Usa, dedita all’export (75% dei ricavi), al centro di complessi reticoli azionari. Fa affari d’oro, ma detiene una quota relativamente bassa dell’occupazione manifatturiera italiana. Un breve saggio di Gianni Alioti apparso su Sbilanciamoci! contribuisce a informare e fare chiarezza.