La “transizione” che non c’è. Intervista a Jean-Baptiste Fressoz

Sta facendo discutere in Francia il saggio Sans transition. Une nouvelle histoire de l’énergie («Senza transizione. Una nuova storia dell’energia») pubblicato da Jean-Baptiste Fressoz, storico della scienza e docente alla Scuola di studi superiori in scienze sociali di Parigi. Il libro, edito da Seuil e non ancora tradotto, riprende il celebre detto di Fredric Jameson «è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo» e rilancia: è più facile uscire dal capitalismo che dall’economia fossile. Eppure, la necessità e la possibilità di una transizione energetica verso le fonti a emissioni zero sembra l’unica praticabile. In fondo si tratta di ripetere ciò che è già avvenuto con il legname, il carbone e il petrolio: ogni 50 anni, l’una ha rimpiazzato l’altra ed è diventata dominante, come mostrano i grafici dei libri di storia dell’energia.

Qui l’intervista di Andrea Capocci a Jean-Baptiste Fressoz apparsa su il manifesto


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