Da tempo compiamo un percorso di analisi e denuncia dei processi di “gentrificazione” delle città, con i loro risvolti drammatici: espulsioni, sgomberi, repressione dei movimenti che vi si oppongono, ma anche trasformazione del tessuto urbano, delle relazioni sociali, ecc. L’ultimo è stato un articolo su Bologna, che per prima ha sperimentato l’uso della città come fonte di reddito da beni immobiliari. Una rendita che non produce ricchezza, che non interviene sull’economia, che stravolge il tessuto urbano e produce nuova marginalità.
Qui un articolo di Flavia Tumminello, apparso su MONiTOR, sulle “nuove” politiche per la casa a Torino, tra buone intenzioni, giochi di potere e i soliti sfratti violenti e insopportabili.