Comunicato stampa – Campagna “Rinuncia ai regali”
I Biellesi per la Palestina lanciano un appello perché quest’anno non si facciano i regali come ogni Natale, ma che si destinino invece i soldi che ognuno di noi impegnerebbe a questo scopo per il Medical Aid for Palestinians (https://www.map.org.uk/) oltre a unirsi alle voci che chiedono con forza un cessate il fuoco immediato nella striscia di Gaza.
Mentre nelle nostre città è un brulicare di persone indaffarate a compiere l’annuale rito del consumo natalizio, nei luoghi in cui avvenne l’evento che ci piace rappresentare con i presepi si sta consumando una carneficina di proporzioni sconvolgenti: da oltre due mesi Israele sta conducendo un’operazione militare di estrema brutalità contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, una vera e propria guerra totale condotta contro una popolazione di 1,8 milioni di persone che ha portato alla morte di oltre 19000 palestinesi (oltre 7000 dei quali bambini), alla distruzione di oltre il 60% delle infrastrutture (rete idrica, rete elettrica, scuole, ospedali…) e allo sfollamento dalla propria abitazione di oltre il 90% della popolazione che sta ormai morendo di fame, adducendo a giustificazione di questa violenza la necessità di liberare gli ostaggi catturati dalla resistenza palestinese nell’attacco del 7 ottobre.
Se non basta la storia ottantennale di occupazione coloniale; se non bastano i ripetuti attacchi dell’esercito israeliano ad ambulanze e giornalisti (99 quelli uccisi fino ad oggi), scuole e chiese o moschee; se non bastano l’espansione delle colonie (illegali secondo il diritto internazionale tanto caro a noi occidentali) e l’incremento della violenza dei coloni in Cisgiordania, che in questi mesi di guerra (nelle ultime settimane ormai assistiti direttamente dall’esercito israeliano) hanno ucciso oltre 200 palestinesi (oltre a 3000 feriti); se non bastano questo e molto altro, inclusi attacchi e discriminazioni in giro per il mondo nei confronti delle stesse ebree ed ebrei che osano criticare il sionismo e la politica di Israele, forse l’episodio della settimana scorsa in cui un cecchino israeliano non ha esitato a freddare tre suoi connazionali appena liberati, che sventolavano bandiera bianca e urlavano aiuto in ebraico, sarà finalmente sufficiente a far aprire gli occhi sulle vere motivazioni di Israele, sulla volontà esplicitamente genocidaria che sottende l’ideologia sionista e la politica israeliana.
La guerra contro Gaza è il tentativo israeliano di chiudere la partita della pulizia etnica iniziata ottant’anni fa con l’espulsione finale dei palestinesi dalla striscia di Gaza, costi quel che costi.
Se la politica di Israele è sconcertante, che dire degli stati occidentali? La loro totale inazione li rende pienamente complici (e quindi anche noi, in quanto loro cittadini, se non ci opponiamo per impedirlo) dei crimini contro l’umanità che Israele sta commettendo (e qui l’Italia si colloca come al solito nel ruolo del servo più inutile e pertanto zelante degli alleati, con la quasi totalità dell’arco parlamentare totalmente succube della propaganda israeliana e incapace di articolare qualsiasi forma di presa di posizione critica).
L’atteggiamento occidentale dimostra per l’ennesima volta la colossale ipocrisia di cui si ammanta la nostra civiltà da qualche centinaio d’anni: i diritti umani e la giustizia internazionale non sono nient’altro che la foglia di fico, la spruzzata di etica per mascherare la spietata brutalità della nostra società imperialista e colonialista; non sono mai stati pensati per essere applicati a tutte e tutti coloro che ne avrebbero davvero bisogno, che siano al di fuori dei nostri confini o all’interno delle nostre stesse società.
Noi europei siamo i responsabili di secoli di antisemitismo. Noi europei siamo i responsabili dell’Olocausto. Noi europei e occidentali siamo i responsabili della Nakbah palestinese, iniziata negli anni ‘20 del secolo scorso e che si sta dispiegando, a poche migliaia di chilometri da noi, nel genocidio di quasi due milioni di persone.
Biellesi per la Palestina
Biella, 20 dicembre 2023