25 novembre :: Per una maternità disobbediente

Nella “giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” proponiamo un decalogo scritto da Penny, apparso su Comune-Info. Cinzia Pennati (Penny) è insegnante e scrittrice. Questo il suo blog sosdonne.com. Nelle librerie il suo La scuola è di tutti. Le avventure di una classe straordinariamente normale.

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Uno: resistere e agire sul desiderio, che sia più forte di ogni richiesta di sottomissione. Due: andare in direzione contraria alla richiesta di performance, fa male alle donne e a figli. Tre: pretendere la condivisione dei ruoli, si fa insieme, é giusto così. Quattro: non essere madri dei propri uomini, non ameranno di più, sfrutteranno di più. Cinque: contrastare le “frasi” sessiste che inchiodano le donne al ruolo. Sei: rimandare al mittente anche frasi come “voi donne avete una marcia in più”, quella marcia in più presuppone lavoro gratuito. Sette: essere madri politiche, di movimento, scendere in piazza, incrociare le braccia, informarsi, incazzarsi se l’Iva agli assorbenti aumenta, se gli asili mancano, se gli stipendi delle donne continuano a essere più bassi, incazzarsi se danno “un bonus” alle donne perché facciano più figli e figlie. Otto: essere madri “egoiste”, farselo dire dai figli, dal partner, non anelare al riposo ma riposare, far fare agli altri. Nove: contrastare il privilegio, esporlo nella pubblica piazza, mostrarlo a ogni uomo che si incontra, sono nati così e per loro é normale accampare diritti senza nessun merito. Insistere, normalizzate la parità. Dieci: disobbedire é la parola d’ordine per contrastare quel potere che idealizza le donne e lo fa soltanto perché continuino a occuparsi della cura gratuitamente e per il loro ruolo riproduttivo.

Siate madri disobbedienti, protagoniste della vostra esistenza. C’è ancora domani, siamo ancora in tempo.

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