Heba Abu Nada, biochimica, scrittrice e poetessa palestinese, è stata uccisa il 20 ottobre nella sua casa a sud di Gaza da un attacco aereo israeliano. Aveva 32 anni.
La ricordiamo con i suoi ultimi versi.
La notte di Gaza è buia a parte il bagliore dei razzi,
silenziosa a parte il suono delle bombe,
terrificante a parte il conforto della preghiera,
nera a parte la luce dei martiri.
Buona notte, Gaza.
Gaza, ottobre 2023
RIFUGIO
Ti dono un rifugio
nell’invocazione e nella preghiera.
Benedico il quartiere e il minareto
per proteggerli
dal razzo
Dal momento
in cui è un comando
di un generale fino a quando diventa
un’incursione.
Dono un rifugio a te e ai più piccoli,
ai piccoli che cambiano la rotta
del razzo prima che
atterri
con i loro sorrisi.
Dono un rifugio a te e ai piccoli,
i piccoli ormai addormentati come pulcini in un nido.
Non camminano nel sonno verso i sogni.
Sanno che la morte è in agguato fuori dalla casa.
Le lacrime delle loro madri ora sono colombe
che li seguono, trascinandosi dietro
ogni bara.
Dono un rifugio al padre,
il padre dei piccoli che tiene in piedi
la casa quando si inclina dopo le bombe.
Implora il momento della morte:
“Abbi pietà. Risparmiami un po’ di tempo.
Per il loro bene, ho imparato ad amare la mia vita.
Concedi loro una morte
bella come loro”.
Ti dono un rifugio
dal dolore e dalla morte, rifugio nella gloria del nostro assedio,
qui nel ventre della balena.
Le nostre strade esaltano Dio ad ogni bomba.
Pregano per le moschee e le case.
E ogni volta che cominciano i bombardamenti al Nord,
le nostre suppliche si alzano al Sud.
Ti dono un rifugio
dal dolore e dalla sofferenza.
Con parole della Sacra Scrittura
proteggo le arance dal pungiglione del fosforo
e le ombre delle nuvole dallo smog.
Ti dono un rifugio nel sapere
che la polvere si diraderà,
e coloro che si sono innamorati e sono morti insieme
un giorno rideranno.
Gaza, 20 ottobre 2023
Ognuno di noi a Gaza è o testimone o martire per la liberazione.
Ognuno sta aspettando di vedere quale dei due diventerà lassù con Dio.
Abbiamo già iniziato a costruire una nuova città in Paradiso.
Medici senza pazienti. Nessuno sanguina. Insegnanti in aule poco affollate. Niente urla agli studenti. Nuove famiglie senza pena o dolore. I giornalisti scrivono e scattano foto di amore eterno. Vengono tutti da Gaza.
In Cielo, la nuova Gaza è libera dall’assedio. Sta prendendo forma ora.
Gaza, 18 ottobre 2023