6 azioni per contribuire a fermare il genocidio a Gaza e per porre fine all’apartheid israeliana Non ci sono parole per esprimere quanto siano state difficili, strazianti e insopportabili queste ultime settimane per i palestinesi. Israele bombarda ininterrottamente case, interi quartieri, ospedali, scuole, moschee e chiese a Gaza, tagliando elettricità, carburante, acqua, medicine e cibo alla popolazione palestinese.I palestinesi morti sotto i bombardamenti sono oltre 11.000, tra cui più di 5.000 bambini, oltre 26.000 feriti, e i sopravvissuti affrontano ora una morte più lenta per fame e grave disidratazione. Nonostante questa campagna genocida del regime coloniale e di apartheid di Israele, sostenuta dagli Stati Uniti e dai partner europei, e nonostante la complicità da parte dei media occidentali attraverso l’implacabile disumanizzazione del popolo palestinese, c’è un’enorme resistenza globale che si esprime anche attraverso grandissime manifestazioni, e il vento sta cambiando. Questo è possibile solo grazie al vostro impegno. Sappiamo che queste proteste stanno cambiando l’opinione pubblica dominante. Anche se troppo poco e troppo tardi, sono sempre di più i governi, i parlamentari e gli esperti europei che chiedono un cessate il fuoco umanitario, azioni da parte della Corte Penale Internazionale, sanzioni ed embargo delle armi contro Israele. Stati come il Sudafrica, l’Algeria e il Brasile hanno condannato la guerra genocida condotta da Israele a Gaza. Secondo la vice-premier belga è ora di imporre sanzioni contro Israele. Altri stati hanno denunciato violazioni sistematiche del diritto internazionale, crimini di guerra e crimini contro l’umanità da parte di Israele contro i palestinesi. Cosa possiamo fare per esercitare pressione su Israele e fare cessare il genocidio in corso a Gaza? Come intervenire individualmente e collettivamente per porre fine a tutte le complicità statali, aziendali e istituzionali con il sistema di colonialismo, occupazione e apartheid? 1. Organizziamo o uniamoci a manifestazioni di solidarietà nelle nostre città. Mandiamo comunicati e/o foto da condividere a: info@bdsitalia.org 2. Attraverso i social media e i media tradizionali rilanciamo queste richieste: – Cessate il fuoco umanitario immediato – Ingresso a Gaza di beni umanitari come acqua, cibo, carburante, medicine sufficienti a soddisfare i bisogni di tutta la popolazione – Protezione delle Nazioni Unite per i 2,3 milioni di civili palestinesi intrappolati nel assedio di Gaza – Incriminazione dei leader israeliani da parte della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. – Posizioni chiare che siano in grado di respingere la pulizia etnica Includiamo nei messaggi i seguenti hashtag: #GazaGenocide #CeasefireNow #DismantleApartheid #MilitaryEmbargo 3. Agiamo ora contro le aziende che traggono profitto dall’oppressione del popolo palestinese. Vedi questa guida dettagliata delle campagne globali mirate di boicottaggio, disinvestimento e pressione da parte dei consumatori. Distribuisci questo volantino con i prodotti e le aziende da boicottare sulle quali si concentra BDS Italia.Spargiamo la voce per massimizzare il nostro impatto! 4. Scriviamo ai parlamentari e al Ministro degli Esteri per chiedere la fine immediata di questo genocidio. Vedi un esempio di lettera. 5. Invitiamo consigli comunali e regionali ad approvare risoluzioni che chiedano un cessate il fuoco immediato e il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Esempio di punti da citare nelle risoluzioni. 6. Nella nostra comunità, mobilitiamo sindacati, associazioni, chiese, social network, collettivi studenteschi, consigli comunali, centri culturali, attività commerciali, ecc. in modo che si dichiarino Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana (SPLAI), ponendo fine a tutte le relazioni con il regime israeliano di apartheid e con le aziende che sono complici del suo sistema di oppressione, come è stato fatto contro l’apartheid in Sud Africa. |