All’incontro “PANE, OLIO E ZAATAR – TESTIMONIANZE DALLA PALESTINA” (del 24 ottobre) erano presenti più persone del previsto, giovani e meno giovani, di gruppi diversi che in questo terribile momento storico si sentono sole perché è difficile parlare, così come è difficile informarsi e capire cosa fare. Saad Dagher, agronomo umanista palestinese, si è connesso e ci ha raccontato come stanno vivendo nei Territori, non dal 7 ottobre ma da 74 anni. Ha contestualizzato il conflitto e ha lanciato un grido di allarme: se i nostri governi continuano a sostenere acriticamente il governo di Israele, sarà un genocidio. Ha spiegato la differenza tra ebraismo e sionismo, e ha portato anche la voce di molti ebrei che denunciano l’occupazione e i massacri di civili che si stanno perpetrando ai danni del popolo palestinese.
Il 23 ottobre il numero di persone uccise a Gaza era di 5.087, di cui il 65% donne e bambini, e il numero di feriti aveva raggiunto più di 15.273 persone. In Cisgordania (o Territori occupati), sempre dal 7 al 23 ottobre, sono stati uccisi almeno 90 palestinesi e fatti più di 1.300 feriti. Solo ieri, da sommare a quelli sopra, nella striscia ci sono state uccise altre 800 persone (uomini, donne e bambini).
Abbiamo condiviso il pane di Cascina Escuelita, lo zaatar e le olive di Doha Asous, il riso maqloubeh e la combucha fatti da Cristina, olio e succo d’uva portati da me. Abbiamo condiviso il bellissimo racconto di Brenda Fog sulla nostra esperienza di novembre scorso, quando andammo a raccogliere le olive nei Territori.
Abbiamo raccolto 275 euro in donazioni, che saranno dati da ARCI alle organizzazioni che stanno raccogliendo aiuti umanitari a Gaza. Ma non basta: é necessario manifestare, fare pressione sui nostri governi perché fermino Israele e creino le condizioni per una vera pace in Palestina.
Anche questa volta porterò pane olio e zaatar, ma inviterei chi può a portare qualcosa da condividere, per mangiare qualcosa insieme e non dover scappare a cena.
Qui alcuni articoli di Fareed, che oltre che essere giornalista é anche agricoltore e attivista per la sovranità alimentare in Palestina.
Grazie e a presto!
Nazarena Lanza