Forse una tradizione che ha origini in una cultura lontana ma radicata nella forma politica dello Stato moderno. Forse, più probabile, la risposta autoritaria alla quale dovremmo abituarci (così a Torino da qualche anno).
Siamo obbligati a capire, decifrare, decostruire le forme della repressione sistematica per apprenderne i modi per eluderla, resistere e garantire l’agibilità politica delle comunità antagoniste.