Negli istituti di pena italiani il 34% del totale dei detenuti è recluso per aver violato le normative sulle droghe, ma in cella finiscono soprattutto i “pesci piccoli”, mentre i vertici del narcotraffico continuano ad arricchirsi.
La Germania sembra averlo capito ed è pronta a legalizzare la cannabis
Inoltre le carceri italiane sono diventati il luogo privilegiato del consumo di sostanze: droghe illegali, fatte entrare grazie alla complicità della polizia carceraria, e psicofarmaci distribuiti dalle infermerie per “curare” i disturbi che si moltiplicano e mantenere il controllo dei detenuti.
Andrea Oleandri, responsabile comunicazione di Antigone, sviluppa alcune osservazioni utili.
Antigone, 25 agosto 2023