Sonia Modenese ci invia questo “diario di viaggio”, lo pubblichiamo e la ringraziamo.
Caen
Oggi dopo la visita alle mirabili abbazie, momento di transizione tra lo stile romanico e quello gotico, dove sono sepolti rispettivamente Guglielmo il Conquistatore e la moglie Matilde di Fiandre, complice anche il cattivo tempo, abbiamo visitato il Memoriale di Caen.
Dobbiamo rilevare il costo eccessivo poiché ammonta a quasi 20 euro per persona ma soprattutto siamo rimasti delusi dalla esposizione: la narrazione è estremamente scolastica poiché segue un criterio di mera cronaca della parabola nazista e della Seconda guerra mondiale; unica nota interessante è la descrizione della guerra in Asia con focus dal 1937 sull’invasione Giapponese della Cina.
Manca completamente l’analisi politica e sociale che descriva il substrato sul quale, anche in Francia, il nazionalsocialismo ha attecchito dando origine a un consenso che ha permesso a Hitler di invadere, in pochi giorni, la Francia ed entrare a Parigi e instaurare nel sud, teoricamente libero, il governo collaborazionista di Vichy.
Anche la Francia sembra trovarsi a non voler fare i conti col proprio passato razzista, coloniale e imperialista e questi substrati rappresentano la base ideologica che il nazionalsocialismo ha trovato già presenti e che hanno permesso quel consenso che ha determinato il controllo del paese rapido e duraturo, per circa quattro anni.
Il memoriale ne è un esempio concreto giacche’ su questi argomenti, glissa, tralascia, non approfondisce, limitandosi ad una operazione architettonicamente ed esteticamente di grande impatto per la quantità di documentazione audiovisiva, senza mai affrontare temi più scottanti e spinosi.
Due anni fa a Monaco avevamo visitato il Centro di documentazione sul nazismo e quella è indubbiamente una operazione di altissimo valore sul piano dell’analisi storica, del contesto, dell’apice e dell’epilogo.
In tutti i casi dinnanzi al vergognoso deserto istituzionale italiano che non ha neppure provato ad allestire un centro di ricostruzione storica sul fascismo e sulle guerre da esso generate, rimaniamo sempre frustrati e dunque apprezziamo anche le operazioni come il memoriale di Caen.