L’8 e il 9 luglio, a due anni dal licenziamento via e-mail dei cinquecento lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, il collettivo di Fabbrica, in rappresentanza degli operai che da due anni resistono alla loro condanna con un ricco programma di socializzazione della loro lotta e di riconversione ecologica della loro produzione, ha convocato nello stabilimento occupato – insieme ai rappresentanti italiani, tedeschi e svizzeri del movimento Fridays for Future – un incontro per consolidare e sviluppare ulteriormente la loro convergenza, ribadirne il carattere aperto e internazionale promosso attraverso le manifestazioni comuni e i molti Insorgiamo tour realizzati nel corso di questi due anni.
Sabato 8 si è svolta un’assemblea a cui hanno partecipato oltre duecento attivisti, di cui molti venuti da Svizzera e Germania, in cui sono state presentate le prospettive dei vari partecipanti. Ad essa ha fatto seguito la divisione in quattro gruppi di lavoro – convergenza, comunità energetiche, destre e negazionismo climatico, mobilità e prospettive dell’automotive – i cui risultati sono poi stati esposti nella riunione conclusiva. I tempi stretti a disposizione non hanno consentito un approfondimento sufficiente dei temi affrontati. Su mobilità e industria automobilistica, riassumo qui per punti ciò che sono riuscito solo in parte ad esporre: