Continuano le stragi.
Mai fu così ottusa e violenta la reazione dell’Occidente ai flussi migratori.
L’Europa mostra il suo volto: incapace di gestire il flusso dei migranti sceglie le stragi camuffate da naufragi accidentali, finanzia e costruisce campi di concentramento, paga i mercanti di forza lavoro “schiavista” nel nord Africa, straccia il diritto internazionale.
L’Europa da una parte distrae l’opinione pubblica con incontri fatti di chiacchiere, incapaci di accordi e strategie comuni, dall’altra l’incuranza e l’inadeguatezza dei mezzi approntati, lasciano morire o procurano la morte in mare di migliaia di migranti, mentre alle frontiere vengono armati eserciti per fermarli.
La terra ipocrita della democrazia, l’Europa, continua dopo secoli a scaricare sul resto del mondo le proprie contraddizioni. I nazionalismi e gli egoismi dell’individualismo proprietario sono oggi i segni distintivi di un continente che ha scelto la libera circolazione delle merci e il filo spinato alle frontiere per fermare le persone che fuggono dalla fame, dalle guerre, dai disastri dei cambiamenti climatici.
E’ finita la cultura della solidarietà? Sì, certamente, gli Stati dell’Europa l’hanno esaurita da tempo, intenti come sono a salvare i bilanci e garantire gli alti profitti alle imprese multinazionali.
Ma la resistenza e l’impegno di persone e associazioni può fare la differenza nella società.
Salvando vite, con l’azione di solidarietà quotidiana, ospitando i migranti, con la disobbedienza alle leggi ingiuste e la pratica costante di critica alla cultura dei nazionalismi e dell’individualismo.
Nessuno è clandestino, abbattiamo le frontiere, libertà di movimento! Fermiamo la guerra ai migranti!
Indagini internazionali
Qui informazioni aggiornate sui naufragi scritte da Fulvio Vassallo Paleologo di Benvenuti Ovunque