Fare antifascismo

Lo Stato non ha paura, ma sente la propria insignificanza e inconsistenza davanti alla forza delle economie multinazionali.
Per questo si fa autoritario e mette in discussione i diritti, li calpesta, restringe gli spazi di agibilità politica, straccia il diritto internazionale e contraddice la Costituzione.

Inventa il reato di clandestinità per i migranti; li respinge senza consentire loro di fare domanda d’asilo, contro le leggi internazionali e contro la Carta dei Diritti dell’uomo; li rinchiude nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) senza che abbiano commesso alcun reato; finanzia i “campi di concentramento” in Libia e in altri paesi per fermarli.
Criminalizza e perseguita i rave, chi li organizza e chi vi partecipa; aumenta le pene per i piccoli reati di consumo e spaccio; vuole trasformare chi lotta in modo non violento, per la salvaguardia dell’ambiente in pericolo, in terroristi o società a delinquere; vuole cancellare il reato di tortura, strumento usato sistematicamente nelle prigioni.
Estende, per vendetta, l’uso del carcere duro con il disumano 41bis e si vendica con l’invenzione dell’ergastolo ostativo, calpestando i principi contenuti nella Carta dei Diritti dell’uomo e tradendo la Costituzione.
Si rifiuta persino di riconoscere dei bambini all’anagrafe, solo perché figli di coppie omosessuali.

A tutto questo dobbiamo resistere e contro tutto questo dobbiamo lottare. Non ci interessano le patrie identitarie e gastronomiche. Noi disertiamo!
Le buone maniere non sono più necessarie, possiamo essere “maleducati”.

E’ tempo di preparare le rivolte!


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