Il potere discrezionale della polizia lungo la Dora non è un potere invincibile. Questo è un ristretto angolo di città in cui si esercita sistematicamente “la repressione contro reietti e indesiderati” e sembra che “la solidarietà diventi una pratica rischiosa perché attira gli sguardi del potere discrezionale”. Per questo serve “una risposta attiva, determinata e al contempo plurale: chiedete agli agenti, voi che passate su questo ponte o attraversate gli altri margini delle metropoli, il perché delle azioni poliziesche, interrogate la loro legittimità, rendete difficile agli operatori in divisa il loro quotidiano lavoro di disciplinamento delle classi oppresse. Così che la solidarietà possa confondersi, divenire illeggibile, stimolare la coscienza critica nell’avanzare inconscio di questo meccanismo che divora e integra.”
Da NapoliMONiTOR un articolo di Francesco Migliaccio: