“Ecco perché sull’Ucraina il giornalismo sbaglia. E spinge i lettori verso la corsa al riarmo”. Undici ex inviati criticano in una lettera aperta l’atteggiamento della stampa occidentale in particolare italiana, nei confronti della guerra in Ucraina.
Se n’è, ovviamente, parlato e letto poco, la lettera è di gennaio, l’hanno scritta per lanciare l’allarme sui rischi della narrazione schierata e iper-semplicistica del conflitto: “Viene accreditato soltanto un pensiero dominante e chi non la pensa in quel modo viene bollato come amico di Putin“. E’ puntualmente accaduto e accade ancora, è giusto denunciarlo non per una pretesa ricerca della verità, impossibile durante una guerra, ma per un certo equilibrio nelle informazioni, possibile se le voci sono molteplici e il dubbio le accompagna.
Qui la lettera: