I detenuti torturati nel carcere di Biella e il sottosegretario “quaquaraquà”

Il 20 di gennaio il Coordinamento antifascista, Hope Club e il Tavolo carcere hanno organizzato un confronto pubblico intorno alle carceri e al drammatico numero dei suicidi ( Morire di carcere ).
L’iniziativa era anche il risultato di una analisi della situazione drammatica in cui versa il carcere di Biella, grave già dai tempi del Covid ed in peggioramento.. Avevamo denunciato la pessima gestione del carcere e i rischi di quella situazione.

Le inchieste della Procura di Biella ( Inchieste carcere-il Biellese ) confermano lo stato di emergenza di quel carcere, ma anche la situazione di molte altre carceri in cui sono aperte inchieste: in Italia sono ormai 250 i membri del personale carcerario sotto inchiesta o condannati per torture e maltrattamenti.

Abbiamo polemizzato con il sottosegretario Delmastro per la sua recente passerella al Carcere di Biella e la “serena” rappresentazione della situazione nel carcere e stigmatizzato la disinvoltura con la quale suggeriva “grandi interventi”, che si riducevano nella dotazione di telecamere mobili e taser per il personale, dimostrando così la distanza dai veri problemi del carcere di Biella e la sottovalutazione della situazione del sistema carcerario italiano.
Insomma, un
quaquaraquà in piena attività.


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