Napoli, 11-12 febbraio :: Assemblea Nazionale “Smash Repression”

❗️ ASSEMBLEA NAZIONALE PROGRAMMA COMPLETO❗️

⏰11-12 FEBBRAIO 2023 

📍 NAPOLI

📣La fase politica estremamente repressiva di questo governo porta il nostro movimento a ragionare su quanto oggi la necessità sia quella di essere compattə e unitə nel costurire l’alternativa e il dissenso.

Avevamo già anticipato la volontà di costruire un momento nazionale a Napoli per mettere in dialogo il movimento dei rave, colpito direttamente dal decreto, con le lotte già esistenti in questo paese composte da realtà antirepressive, anticapitaliste, antifasciste ed antisessiste per costruire insieme la rete di Smash Repression!

📣📣Inizio programma

Day1 Officina99

⏰H14  – Saluti iniziali, momento di socialità e pranzo insieme

⏰H15.30-17.30  – Tavolo Spazi safe, Antisessismo e RDD

I momenti di socialità che costruiamo dal basso non solo nei rave, ma anche nei centri sociali e nelle piazze delle nostre città, si pongono sempre più l’obiettivo di costruire spazi safe.

In questo tavolo ci occuperemo di dare una risposta concreta alla repressione generalizzata che stiamo subendo e di fare in modo che questo percorso rappresenti un incontro di lotte intersezionali. 

Vogliamo costruire spazi in cui la libertà passi anche per l’utilizzo di sostanze più o meno empatiche e di connessione, come per la manifestazione di pratiche politiche quali il movimento free nipples, di relazioni non monogamo-eteronormate e di sperimentazioni libere. Nel nostro incontro sarà centrale il tema del consenso come pratica da adottare in tutte le situazione di socialità.

La Riduzione Del Danno nei rave party si riferisce, in particolare, a progetti prettamente autorganizzati. Il suo scopo è identificare le sfide centrali per sviluppare approcci e soluzioni ai problemi legami all’uso e soprattutto all’abuso di sostanze, elaborando esempi di buone pratiche di consumo e occupandosi della cura collettiva delle persone durante i free party.

Vogliamo, quindi, discutere insieme di cosa intendiamo per autocura e cura collettiva e di quali strumenti ci dotiamo per garantire la sicurezza delle persone che partecipano agli eventi.

⏰H16.00-17,30 – Tavolo laboratoriale su immaginario e comunicazione

L’immaginario è l’insieme di tutta la produzione visiva e non, pratica e teorica di una collettività e di una controcultura. È anche uno strumento utile alla lotta, ciò che può cementare una comunità rendendola unita contro un sistema opprimentete e i suoi dispositivi di repressione.

Il movimento rave prima e le mobilitazioni degli anni 2000 poi, hanno fatto delle immagini, della musica, dei media e del web, i pilastri su cui costruire le proprie lotte e opporsi a un sistema marcio e oppressivo.

Il nostro obiettivo è ripartire da quelli, analizzandoli e ricomponendo pezzi per immaginare nuovi strumenti, nuove pratiche e metodi comunicativi che rappresentino ambienti di lotta e di aggregazione. Abbiamo bisogno di un nuovo modo di portare i nostri contenuti, dai ragionamenti agli ideali che nascono nei nostri spazi, all’esterno.

Bisogna riappriopriarsi della comunicazione, cercare di essere egemoni,rumorosə e bisogna prendersi una certa visibilità. Quest’ultima viene ottenuta dai movimenti solo quando si tratta, da parte dei media mainstream, di strumentalizzare vicende di cronaca, di generalizzare e di demonizzare i nostri ambienti. È arrivato il momento di ricostruire e imporre la nostra narrazione e non più di subirla. Per fare questo un recupero della nostra storia passata, per rinnovarla e ricostruire quindi un immaginario comune, risulta fondamentale.

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Day2 SCUGNIZZO LIBERATO

⏰H10.30-12.00 – Tavolo legale e tutela primo momento

La questione giuridica all’interno delle controculture e dei movimenti autorganizzati è sempre centrale e vitale per il futuro del movimento.

Confrontarsi con un gruppo di avvocati sensibili alle questioni sociali e, soprattutto, costruire una rete nazionale di aiuto legale per il movimento è una delle priorità future per la tutela delle iniziative e dei compagni che ne fanno parte in un governo repressivo che – probabilmente – non mancherà di azioni legali.

Inoltre, uno spunto interessante sarà la lettura in chiave di tutela delle fallacie giuridiche della legge 633.

⏰H12.00-14.00 – Tavolo free party e pratiche per il futuro

Dopo 31 anni da Castlemorton,il movimento rave è diventato una cultura a tutti gli effetti: cultura che non riguarda solo la musica e una certa attitudine esistenziale, figlia degli anni ’90 e delle sue politiche Tatcheriane, ma che ingloba e si sviluppa secondo un reticolo di arti e di culture, come quella visiva e quella della manifattura creativa, ponendo l’accento sull’utilizzo e recupero di materiali riciclabili.

La polifonia caratterizzante il movimento si ritrova unità sotto un’unica grande voce: quella dell’autorganizzazione e dell’autodeterminazione al di fuori dalle logiche del mercato e dell’industria del divertimento, configurandosi così come una sorta di Terzo stato sottratto a qualsiasi sfumatura del potere.

Confrontarsi con nuove politiche che schierano in campo nuove disposizioni giuridiche di ordine e restringimento delle libertà, significa porsi alcuni fondamentali quesiti sul movimento, per scongiurare il pericolo dell’anacronismo:

E’ ancora legittimo portare avanti una lotta che ha segnato una generazione ed un momento sociale specifico attraverso le pratiche di trent’anni fa?

Oppure c’è invece bisogno di un cambio di paradigma, pratico e teorico, un’evoluzione metodica del movimento stesso – quindi di Un nuovo modo di concepire il rave party?

Questo non vale soltanto per le questioni giuridiche, non vale solamente per la 633-bis, bensì anche perché un movimento che porta avanti le stesse pratiche – allo stesso modo – per 30 anni con un contesto sociale estremamente diverso (dentro e fuori allo stesso) potrebbe portare alla cristallizzazione dello stesso.

PRANZO

⏰H15.00 – Plenaria conclusiva di restituzione

Avere delle sintesi e delle pratiche comuni è il principale obiettivo di un’assemblea nazionale così eterogenea che vede confluire al suo interno collettivi autorganizzati, centri sociali, sound system tekno, reggae, collettivi transfemministi, universitari e lavoratori.

Per questo motivo, l’ultimo momento unitario servirà a mettere insieme tutte le idee, le soluzioni, e le prospettive per poter scrivere insieme le teorie, le pratiche, e le comunicazioni che caratterizzano il prossimo futuro del 2023!

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