Legge di bilancio in continuità con il governo Draghi, in obbedienza alle regole europee, con attenzione al consenso dell’elettorato di centro destra. Questa è la veste della legge passata con il voto di fiducia nei due rami del Parlamento.
In un articolo apparso su il manifesto del 29 dicembre Roberto Ciccarelli traccia una mappa di coloro che saranno avvantaggiati e di coloro che non ne trarranno alcun beneficio.
Ci troviamo davanti all’ennesima distribuzione di regalie senza programmazione e progettualità, se non nelle intenzioni “ideologiche”, per questo i vantaggi comunque dureranno poco per tutti.
Viste le condizioni nelle quali versa la politica pensiamo necessaria l’organizzazione autonoma del conflitto, sul territorio, nei luoghi di lavoro, nella società. Si devono costringere i sindacati ad avviare una stagione di scioperi finalizzati all’aumento dei salari, all‘apertura dei contratti pubblici, all’estensione delle garanzie e dei diritti sul lavoro, al rafforzamento della sanità pubblica per tutte e tutti. Si devono immaginare azioni diffuse capaci di rendere difficile il governo del paese. Le manifestazioni di piazza sono solo strumenti di sensibilizzazione, ma si devono costruire comunità resistenti e reattive ovunque sia possibile.