Qualche settimana fa avevamo segnalato un articolo nel quale si raccontava il tentativo di riorganizzazione del “consigli di fabbrica” nelle industrie iraniane (iran-le-lotte-operaie-e-la-riemersione-dei-consigli-di-fabbrica/).
Questa volte riportiamo un articolo di Stella Morgana, esperta di cose iraniane, apparso sulla rivista il Mulino, che riflette sul comportamento della classe operaia in questa drammatica fase di proteste sociali contro il regime degli Ayatollah. A dispetto delle sciocchezze dette a sproposito dall’arrogante ed ignorante Carlo Calenda ci sembra un contributo interessante.
Dentro al grande movimento di massa, di donne, di giovani e di studenti, che da settimane si sviluppa in tutto il paese, nonostante la durissima repressione, cominciano a farsi vedere anche i lavoratori dell’industria. Precari e divisi da anni di politiche di stampo neoliberista e repressione, i lavoratori iraniani hanno iniziato alcuni scioperi locali in solidarietà con le proteste. Ma uno sciopero di massa è ancora lontano.