Consueto suggerimento di letture appassionate per la nuova stagione, che assomiglia a quella vecchia perché nulla cambia se noi non agiamo insieme per sovvertire l’ordine delle cose.
Fausto Durante, Lavorare meno vivere meglio. Futura Edizioni. In una società dove è cambiato il lavoro e il valore del tempo il tempo libero è emancipazione.
Elvio Fachinelli, Esercizi di psicanalisi. Feltrinelli Testi sparsi per lo più inediti del più originale psicanalista italiano del secondo novecento
Calchi Novati e Valsecchi, Africa: la storia ritrovata. Carocci. Una ricostruzione della storia dell’Africa con uno sguardo decolonizzato
Ilan Pappé, La prigione più grande del mondo. Fazi. Lo storico israeliano ci ricorda che il “democratico” Israele è lo stato dell’apartheid
Zerocalcare, No Sleep till Shengal. Bao. Ancora un viaggio (a fumetti) tra chi lotta per la sopravvivenza e una società rinnovata
Alessandro De Francesco, ((( . Arcipelago Itaca. Una poesia difficile, frammentata, specchio fedele e immaginifico del presente
Biancamaria Frabotta, Nessuno veda nessuno. Mondadori. L’ultima raccolta poetica di una grande poetessa morta da poco.
Barbara Giuliani, Bianca NEO. Una poesia sghemba, irriducibile nei contenuti, sfrontata nella forma
Aldo Nove, Sonetti del giorno di quarzo. Einaudi. 350 sonetti per rappresentare il tempo presente
Ben Okri, Preghiera per i vivi. La nave di Teseo. L’Africa reale, e visionaria, nei racconti del più importante scrittore nigeriano contemporaneo
Kjadija Abdalla Bajaber, Dimora di ruggine. 66THAND2ND. Il nuovo romanzo africano si fa strada tra realtà e fantasia, ricomponendo un mondo schiacciato da secoli
Tlotlo Tsamaase, Silenziosa sfiorisce la pelle. Zona 42. Una “novella” di rara bellezza, una scrittura profonda che si muove tra sogno e realtà
Maddalena Fingerle, Lingua madre. Italo Svevo. Vincitrice del XXXIII Premio Calvino: un romanzo che racconta una nevrosi che si fa filosofia di vita e della lingua. Bellissimo!
Luciano Bianciardi, Trilogia della rabbia. Feltrinelli. Tre brevi capolavori che hanno anticipato un’intera stagione culturale e politica. Necessario!
Herman Melville, Bartleby, lo scrivano. Garzanti. Solo un racconto. Il grande rifiuto, ineluttabile, radicale, distruttivo