I numeri sono drammatici, dall’inizio dell’anno le imprese delle “piattaforme digitali” hanno perso oltre 120.000 addetti e non è finita! Qualcuno dice che è scoppiata la “bolla digitale” e ci ricorda che “il futuro è analogico”: ciò che tiene il mondo in vita e garantisce l’accumulazione costante del capitale sono le merci concrete. Non è una scoperta, ma è interessante che a dirlo siano coloro che poco tempo fa puntavano esclusivamente sulla “economia della conoscenza” e sulle generazioni dei “nativi digitali” .
E’ una pagina della storia del capitalismo ancora aperta, dalle strade incerte. Luca Celada in un articolo apparso su il manifesto ci aiuta a capire qualcosa di più.