Il 60% degli elettori ha scelto (non ha votato il 36% e il 3% sono le bianche e le nulle) . La “destra” ha vinto aumentando di poco i suoi voti ma spostandosi sui postfascisti. Il PD ha perso, un po’, perché non è più un partito di sinistra. I Cinquestelle hanno perso, meno del previsto, perché hanno fatto una campagna elettorale di “sinistra”.
Ora il Presidente del Senato è La Russa, un fascista, uomo delle istituzioni, “Patria e Famiglia”. Mentre il Presidente della Camera è Fontana, un’integralista cattolico, “Dio e Famiglia”.
“Dio Patria e Famiglia” è la nuova, insopportabile, ideologia vincente (anche se non è maggioranza nel paese).
Ma le politiche economiche del futuro governo saranno quelle di sempre: bonus e incentivi per “imprese e famiglie”, nessuna riforma strutturale sul welfare, niente o pochissimo a sanità e scuola pubbliche, privatizzazioni dei servizi. Il cemento sarà il protagonista assoluto del Pnrr, insieme alle “grandi opere”. I ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Questo è ciò che permette e garantisce il Fondo Monetario Internazionale.
Il sistema non funziona (da anni crea sempre più poveri) ma le regole del mercato non si toccano. Per ovviare al suo fallimento si fanno le guerre: l’industria bellica è l’apparato economico più solido e dinamico (il più potente), per questo le guerre devono durare!
Così scopriamo quali saranno le vittime del nuovo governo (quelle che pagheranno le “piccole scelte” del governo), in ordine di consenso popolare: i nomadi, i migranti, i carcerati, i Centri sociali, i malati di mente, quelli che non sono semplicemente eterosessuali, le donne e i giovani. Questi pagheranno, in qualche modo, prima o poi, più degli altri!
Ma, attenti! noi siamo ancora qui a resistere, a disobbedire, a lottare!