Il Centro destra come sempre scatenato sulla sicurezza (chissà quando istituiranno il Ministero della Paura!) per un momento si è ammutolito davanti ai dati del Viminale, per poi ripartire all’attacco sulla questione migranti. Le causa della momentanea afasia sono stati i dati dell’aumento dei “femminicidi”.
Negli ultimi 12 mesi ogni tre giorni una donna è stata uccisa. In tutto 125 vittime contro le 108 del 2020-21. Il 39,2% di tutti gli omicidi volontari che sono 319 contro i 276 del periodo 1 agosto 2021 – 31 luglio 2022. Ma il dato inquietante è che delle 125 donne uccise ben 108 sono state ammazzate in ambito famigliare/affettivo, e 68 di queste da partner o ex partner.
Inoltre le denunce per stalking sono state 15.817, considerando le difficoltà che le vittime incontrano a compiere la scelta della denuncia si ha un quadro drammatico della situazione.
Si capisce facilmente che, a differenza delle proposte securitarie della destra, nessun aumento delle Forze di polizia o incremento del numero di telecamere per le strade o distribuzione dei teaser ai Vigili urbani può fermare questo massacro di genere. Forse investire nella formazione delle Forze di polizia potrebbe essere utile ad aumentare la sensibilità e la disponibilità ad affrontare, soprattutto nell’ambito famigliare, i casi di maltrattamenti, stalking e violenza sulle donne.
Ma solo un processo sistematico di educazione permanente per gli adulti e di formazione dei giovani nelle scuole di ogni ordine e grado può attenuare i danni della cultura maschilista che si annida nella famiglia e nella società italiane.