SICCITA’ GRAVE E PERSISTENTE AL NORD-OVEST
Nonostante alcune piogge (talora sotto forma di temporali con grandine) siano giunte tra il 30 marzo e il 2 aprile, al Nord-Ovest e in particolare sul Piemonte e la bassa Valle d’Aosta persiste la siccità estrema cominciata a metà dicembre 2021. Gli apporti di una decina di giorni fa sono stati modesti e irregolari (per lo più tra 5 e 30 mm, a seconda delle zone), appena sufficienti a inumidire temporaneamente i suoli, mentre i corsi d’acqua superficiali, i laghi e le falde non si sono accorti di nulla. Secondo Arpa Piemonte lo stock idrico in forma nevosa sui rilievi nel bacino del Po a monte di Pavia (dunque tra Piemonte, Val d’Aosta e Ticino svizzero) il 5 aprile restava sotto la media del periodo del 55 per cento.
Peraltro la situazione è ulteriormente peggiorata sotto il forte vento di foehn che a più riprese ha soffiato tra giovedì 7 e sabato 9 aprile, facilitando la propagazione di nuovi incendi boschivi su colline e montagne rinsecchite; in questa occasione solo l’alta Val d’Aosta ha
ricevuto precipitazioni moderate in arrivo da Nord-Ovest, dalla cresta alpina principale.
La città di Torino, rimasta sempre sottovento ai flussi prevalenti compresi tra Sud-Ovest, Nord-Ovest e Nord-Est, è considerabile come il centro dell’attuale episodio siccitoso: alla stazione meteo ARPA Piemonte della Consolata (riferimento per la serie storica cittadina) il quadrimestre dicembre-marzo con soli 24,8 mm (15% della norma) è stato il secondo più secco nella serie di misure dal 1802, dopo il caso del 1989-90 nello stesso periodo. Aprile, mese di solito tra i più bagnati dell’anno, per ora ha raccolto appena 2,8 mm d’acqua, e ad oggi non si intravedono cambiamenti sostanziali a una configurazione atmosferica che da quattro mesi vede alternarsi anticicloni a venti da Nord che sul versante padano delle Alpi portano secche correnti di foehn.
A questo punto solo un maggio notevolmente piovoso potrà alleviare una carenza idrica che altrimenti produrrà effetti gravi in agricoltura, nella disponibilità idropotabile e nella produzione idroelettrica nella prossima estate, oltre a predisporre, data la carenza di alimentazione nevosa, notevoli perdite di massa glaciale sulle Alpi occidentali.
Società Metereologica Italiana Onlus (SMI)