A 140 dalla nascita di James Joyce, a 100 anni dalla pubblicazione dell’Ulisse abbiamo tra le mani un’operazione editoriale straordinaria. Una edizione bilingue, con varianti e annotata, che ci svela (forse) tutti i segreti e, soprattutto, la bellezza di questo capolavoro della letteratura.
Forse il più ardito e compiuto esperimento narrativo della storia della letteratura. Un romanzo al quale ci si può abbandonare inseguendo le emozioni dei personaggi o le loro riflessioni oppure gli odori, i colori, i suoni dell’odiata/amata Dublino oppure inseguendo le suggestioni linguistiche e formali del testo alla ricerca delle bellezze variabili della lingua. In ogni caso sarà l’immersione in un mondo che sta in ogni luogo ed in ogni tempo.
Una traduzione rigorosa, attenta e “fresca” di Enrico Terrinoni ci aiuta ad apprezzare “tutto” di questo straordinario romanzo!
Qui sotto un intervento di Barry McCrea (apparso su Alias Domenica il 30 gennaio) che non esita ad affermare che questa sia l’edizione critica dell’Ulisse più completa mai apparsa al mondo. E un articolo estremamente interessante di Enrico Terrinoni (il traduttore di questa edizione) apparso su il manifesto del 9 marzo.
Ulisse. Atlante di sintagmi passati al setaccio, McCrea
Ulisse un libro per cambiare il mondo non solo la letteratura-Terrinoni