“Il pranzo è servito e il governo Draghi prova a risolvere l’altro polo del problema, rappresentato dal conflitto sociale.
Ed ecco il nuovo pacchetto di provvedimenti annunciato sugli organi di stampa dalla Ministra Lamorgese, la quale, naturalmente non disconosce il diritto a manifestare (art. 21 della Costituzione), ma lo colloca dopo il “diritto” dei cittadini a non partecipare ai cortei (come se fosse obbligatorio) e dopo il “diritto” dei commercianti a poter trarre gli usuali benefici dallo shopping festivo e, ancor più, natalizio prossimo venturo.
Saranno vietati i cortei nei centri storici delle città, in tutte le vie dei negozi e in prossimità dei punti sensibili. E, come se non bastasse, laddove non ci siano “particolari esigenze e garanzie” – chi le stabilisce? – saranno vietati i cortei in quanto tali e permesse solo manifestazioni statiche e sit-in.” (Marco Bersani)
A Biella la Prefettura ha deciso che “sarà vietato manifestare in piazza Martiri della Libertà, via Italia, piazza Duomo, piazza Santa Marta e piazza Fiume; laddove, tuttavia, vi fossero concomitanti manifestazioni, in relazione al perdurare dello stato di emergenza, è fatta salva la possibilità, di volta in volta, previa approfondita valutazione, di consentire il loro svolgimento anche in talune delle predette aree oggetto della temporanea interdizione”.