PROPOSTA 1
Una nuova politica estera che definisca come interesse nazionale il co-sviluppo con i popoli del sud e la soluzione negoziata dei conflitti
PROPOSTA 2
Spostamento consistente de fondi dalle missioni militari all’estero verso la cooperazione e gli aiuti allo sviluppo.
PROPOSTA 3
Inserire come obiettivo del PNRR la riconversione dell’industria militare all’industria civile, con fondi per lo sviluppo locale sostenibile.
PROPOSTA 4
Istituire l’Agenzia Nazionale per la riconversione, dotandola di fondi necessari per ricerche e studi.
PROPOSTA 5
Nel fondo per le “strategie territoriali” relativo al territorio del Sulcis occorre considerare come azione prioritaria la riconversione della produzione di armamenti.
PROPOSTA 6
Promuovere la Difesa Civile non armata e Nonviolenta, riattivando il percorso di discussione e di approvazione della proposta di legge di origine popolare: una riforma organica del sistema di difesa del nostro paese, in ottemperanza con gli articoli 11 e 52 della Costituzione.
PROPOSTA 7
Inserire nelle opportune Missioni del PNRR le politiche della Difesa civile e nonviolenta che comprenderanno i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo e avranno forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.
PROPOSTA 8
Mantenere il Servizio Civile Universale nell’ambito delle azioni di “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” per valorizzare appieno il ruolo chiave che il Terzo Settore svolge nel sistema del SCU e l’impatto dei giovani volontari nelle comunità.
PROPOSTA 9
Potenziamento e stabilizzazione del contingente annuo del Servizio Civile Universale: i 250 milioni chiesti all’Europa che si aggiungono ai 400 stanziati per il 2021 e il 2022 dal Governo devono significare contingenti di 80.000 opportunità all’anno per una stabilizzazione vera.
PROPOSTA 10
Valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani nell’anno di servizio civile universale. L’Italia e l’Unione Europea hanno tutto da guadagnare da giovani generazioni che sono consapevoli delle competenze (civiche, trasversali e professionali) di cui sono portatrici.
PROPOSTA 11
L’educazione alla pace, alla nonviolenza e al rispetto dei diritti umani venga inserita nei programmi scolastici a tutti i livelli – dall’infanzia all’Università.
PROPOSTA 12
L’educazione alla pace, alla nonviolenza e al rispetto dei diritti umani abbia uno spazio nella programmazione dei canali radio-televisivi pubblici, prevedendo di inserire nel Consiglio di Amministrazione RAI e la Commissione Parlamentare di Vigilanza della RAI una figura competente per la promozione dell’Educazione alla pace.
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