Poche ore fa Nicoletta è stata arrestata dai Carabinieri. Prelevata dalla sua abitazione è stata portata ieri sera presso il carcere delle Vallette, per scontare una pena di 12 mesi a seguito di un blocco stradale risalente al 2012. Gli abitanti di Bussoleno hanno tardato l’arresto per ore, con un muro popolare che ha costretto i carabinieri ad attendere che tutti potessero salutarla, sostenerla e sorriderle.
Il suo gesto generoso, fatto per denunciare l’ingiustizia riservata non solo a lei stessa, ma ai tanti attivisti No Tav ora in carcere e a chi ci finirà a breve, chiama una forte solidarietà, concreta, alla moda nostra.
Ecco i primi appuntamento tra la Valle e Torino.
31/12 ore 18 di fronte caserma CC di Susa
31/12 per chi può ore 24 saluto al carcere Lorusso e Cotugno
1/01 ore 18 FIACCOLATA NO TAV partenza Piazza del Comune di Bussoleno (qui il link all’evento fb)
Comunicato Anpi Valle Elvo e Serra
Come ci si aspettava, la “giustizia” ha fatto il suo corso e, puntuale come la morte, ha imprigionato Nicoletta Dosio, 73 anni, professoressa di latino e greco al liceo in pensione, militante Notav.
La condanna a un anno di reclusione per aver sorretto uno striscione durante una manifestazione di protesta deve essere scontata e, siccome il giudicante ha escluso che potesse essere concessa la sospensione condizionale della pena, ieri Nicoletta è stata prelevata dalla sua abitazione a Bussoleno in Valle di Susa da decine di carabinieri e poliziotti e portata in carcere a Torino.
In un’Italia devastata dai disastri ambientali e dalle morti bianche, con le scuole, i viadotti, le gallerie che crollano, in una terra come il Piemonte in cui le mafie in primis la ‘ndrangheta hanno stabilito solide radici con l’aiuto determinante degli ambienti economici, sociali e politici, la magistratura si impegna con pervicacia per contrastare l’opposizione alla grande opera inutile e imposta per antonomasia, il Tav Torino Lione.
Si sta compiendo un’enorme ingiustizia.
Non può infatti chiamarsi giustizia quella che incarcera una donna di specchiata onestà, la cui unica colpa è di opporsi ostinatamente alla devastazione che la costruzione della linea a Alta Velocità porterà con se, e di opporvisi con le armi della cultura e della politica, oltre che con il proprio corpo, le sue “quattro ossa”, come lei l’ha definito.
Un’opera – il Tav – già sepolta sotto il macigno dell’impietosa, negativa e recente analisi costi/benefici, ma resuscitata dalla politica per meri interessi di potere.
E contro la quale si battono da sempre persone come Nicoletta, moderni partigiani, per usare una parafrasi con lo sguardo dritto e aperto nel futuro ma con i piedi ben piantati nel passato della lotta di Liberazione.
I cittadini migliori, strenui difensori della Carta Costituzionale intrisa del sangue dei partigiani.
La nostra Sezione, intitolata a Pietro Secchia, grande figura di antifascista imprigionato dal regime fascista, si stringe a Nicoletta e la sostiene nella sua lotta che è la lotta di tutti quelli che credono nella giustizia vera.
Per questo la nostra sezione esprime tutta la solidarietà possibile a Nicoletta Dosio e ai suoi compagni condannati.
Occhieppo Superiore, Biella
Anpi Valle Elvo e Serra