COMUNICATO STAMPA
Viviamo il tempo di una gigantesca operazione di propaganda, con cui le destre radicali occidentali si sono adoperate per sostituire, spesso con successo, le forze centriste alla guida del neoliberismo negli anni della crisi: con la violenza delle disuguaglianze fra l’alto e il basso sempre più brutale, chi meglio dei bruti per catalizzare rabbia e frustrazioni sul nemico esterno e preservare una decadente pace sociale che garantisca i profitti di padroni e corporations?
L’approvazione del decreto sicurezza bis è un pezzo di propaganda che si fa reale, è la proposta di una dittatura soffice che vuole rendere legge la disumanità per gli esterni e neutralizzare lotte e proteste degli interni: multe milionarie e pene detentive per chi soccorre migranti in mare, poteri aggiuntivi al ministro degli interni per il blocco delle navi, inasprimento delle pene per i “reati” relativi alle manifestazioni (travisamento, lancio di oggetti, resistenza…).
Nel frattempo, sul piano dell’economia, si vede la sostanza di questo governo: tagli all’istruzione e alla sanità, flat tax. Ossia, nella migliore tradizione delle politiche pubbliche occidentali degli ultimi quarant’anni, un massiccio trasferimento di ricchezza dal basso verso l’alto della società; dal 99% all’1%, dai molti ai pochi.
Se le istituzioni democratiche di questo paese hanno ancora una parvenza di senso, le lampanti violazioni di Costituzione e convenzioni internazionali di cui è intriso il decreto sicurezza faranno intervenire il presidente della Repubblica o la Corte Costituzionale: temiamo purtroppo che ciò non avverrà.
D’altra parte, il giorno seguente all’approvazione del decreto, il principale esponente in Italia delle forze centriste che chiedevano il voto per impedire l’avanzata delle destre (Partito Democratico, che addirittura vanterebbe un’origine di sinistra) mette in atto il tentativo di sgombero del centro sociale XM24 a Bologna, mostrando così di essere in piena sintonia con lo spirito e la lettera del decreto sicurezza.
Lo ripetiamo ancora una volta: Lega, 5S e i loro sodali sparsi per il mondo non sono amici delle classi popolari, sono i nuovi, temporanei, esecutori dell’ordine neoliberista; la violenza statale che oggi si riversa in prevalenza sui migranti presto si riverserà sugli stessi che ora applaudono il governo e brindano ai naufragi, quando si troveranno dalla parte sbagliata della linea che divide i buoni dai cattivi.
Noi continuiamo a lavorare, lentamente e faticosamente, per ricostruire legami, liberare spazi, riannodare i fili che uniscono le vite e le lotte al tempo della crisi.
Pronte e pronti a disobbedire.
Biella, 6 agosto 2019
Coordinamento Biella Antifascista