Il vero degrado è il Daspo urbano
Come Coordinamento biella antifascista ci sembra doveroso rispondere al dibattito (o forse polemica?) che si è generato intorno al tema del Daspo urbano.
Uno strumento che noi riteniamo inutile e dannoso, una misura di controllo e repressione da “ventennio” introdotta in ambito urbano da Minniti (PD) e poi ripresa nuovamente da Salvini.
Ancora una volta si sventolano le bandierine del decoro e della sicurezza, due bandierine vuote frutto di una retorica che non fa altro che alimentare una narrazione falsa e fascista della realtà.
Una retorica che nel nome del decoro vuole uno spazio pubblico “purificato” e asettico: non vuole l’accattone che chiede l’elemosina o l’ambulante abusivo, irregolare o regolare.
Questa è una retorica che non vuole affrontare le questioni reali, ma vuole semplicemente che non disturbi la loro vista, una retorica decisamente disumana, antiempatica.
I personaggi che chiedono il Daspo, non si agitano per chiedere maggiori risorse per politiche di sostegno e aiuto nei confronti di emarginati e soggetti in difficoltà; non si agitano per vedere migliorare veramente le vite di chi gli sta intorno, ma si agitano in maniera egoista e perbenista affinché il povero, il brutto o semplicemente il non ordinato venga sottratto dalla loro vista.
Il Daspo risponde ad una logica in cui decoro e bene comune diventano parole opposte. Una concezione di decoro che corrisponde a un’idea del bello che è la stessa del puro e del perfetto promulgata dal mondo fascista.
Come Coordinamento non possiamo che ribadire l’importanza di ridare centralità ad una prospettiva empatica verso tutte le persone che vivono la città, perché la città deve essere un bene comune e non un bene esclusivo di pochi privilegiati con la puzza sotto il naso.
Degrado non è chi vive lo spazio pubblico anche in modi non convenzionali, degrado sono i tagli alle politiche sociali, degrado è una città incapace di accogliere, una città che con un alloggio vuoto ogni sei non è in grado di garantire il diritto alla casa, degrado sono i commenti sessisti e razzisti che si leggono sotto gli articoli delle testate locali, degrado è stato lo sgombero dell’ex macello, degrado sono le sedi di partiti neofascisti in una città simbolo della resistenza antifascista, degrado non è, e non sarà mai, chi vive quotidianamente lo spazio pubblico, uno spazio che deve essere di tutte e tutti.
Coordinamento Biella antifascista