Sicurezza e solidarietà, efficienza e bontà sono facce ipocrite dell’Italia contemporanea e il Presidente Mattarella non se ne allontana ma le conferma.
Durante il suo discorso di fine anno ci ha spiegato perché ha firmato la legge di bilancio ma non spiega come abbia potuto firmare il “decreto sicurezza e immigrazione” (DL 113/2018) che discrimina le persone negando la residenza agli immigrati “regolari”, cancellando i “permessi umanitari” (contraddicendo così il diritto internazionale), chiudendo le pratiche “positive” di accoglienza come lo Sprar.
Anche il Presidente nasconde il vuoto della politica dietro le parole dell’ovvietà e cancella l’analisi critica della realtà con il linguaggio dei “buoni sentimenti”.
Presidente Mattarella le chiacchiere sono a zero: i cittadini, le associazioni, le persone che credono nei valori della Costituzione e nella partecipazione attiva e collettiva alla vita politica non possono arrendersi all’ipocrisia del potere. Dobbiamo agire nei territori per ostacolare, con ogni mezzo, l’applicazione delle leggi liberticide, difendere la dignità e la liberta di tutte e tutti, garantire l’agibilità politica e il dissenso in tutte le sue forme, anche praticando la disobbedienza civile e il rifiuto dell’applicazione delle leggi ingiuste!
marco sansoè