La situazione della Siria è drammatica, e l’inerzia sarebbe segno di viltà’ e indifferenza. Ma l’uso delle armi – ce lo insegna la storia, ce lo insegnano le tragedie recenti dell’Afghanistan, dell’Iraq, della Libia – non solo non risolve il male ma lo aggrava. La crisi economica che provoca sofferenza in tante aree del mondo, implica anche sul piano costruzione dei diritti una nuova etica, un nuovo coraggio, una più radicale affermazione della dignità e libertà umane. E chiede soprattutto alla politica di riscoprire la sua forza, che non può essere quella delle bombe, ma deve essere quella della ragione, del dialogo, del negoziato, della persuasione, della ricerca ostinata di soluzioni e – sempre e dovunque – della tutela dei più deboli e degli indifesi” Don Ciotti
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SCUOLE IN PIAZZA PER LA PACE IN SIRIA “L’iniziativa nasce spontaneamente dalla volontà di alcuni operatori della scuola pubblica con l’unica motivazione di rompere il silenzio dell’opinione pubblica sulle atrocità che si compiono da sette anni su civili inermi e sui bambini siriani. Il premio più grande, per noi che lavoriamo nella scuola, è il sorriso dei bambini: per questo non possiamo più tollerare che ad altri bambini, in altre parti del mondo, sia negata l’infanzia e il sorriso per una guerra senza senso. Sentiamo l’esigenza di dire BASTA a questo genocidio, affinché la Storia non si ripeta.
Scendi in piazza anche tu con la tua Scuola il 4 maggio 2018!”.