Sarebbe opportuno, utile e più corretto che su questioni importanti come quella dell’Ex Macello occupato, che riguardano le persone, persone in stato di bisogno, si eviti di usare i sentito dire, si evitino le passerelle dei politici “interessati” o dei politici per l’ordine o dei politici tecnocrati…
In via Ivrea le porte sono aperte, lì c’è una comunità variegata che cerca, con difficoltà, di organizzarsi da oltre un anno, se si vogliono informazioni basta chiedere a loro perché sono lì, come ci sono arrivati e cosa vorrebbero.
Non è detto che tutti vogliano o possano parlare: ciò che hanno vissuto in questi ultimi mesi o anni è così drammatico, che è difficile da raccontare. Potrebbero non fidarsi di noi, cioè di chi li costringe a fuggire dalle loro case e a patire disagi inumani per trovare un posto sicuro dove vivere!
Gli “invisibili” esistono, sono di carne ed ossa, stanno faticosamente cercando di vivere un luogo occupato perché dismesso e abbandonato dalla nostra società piena di risorse inutilizzate. Quel luogo li ha difesi dal freddo durante l’inverno passato ed è diventato un luogo di ritrovo per molti migranti nei pomeriggi e nelle sere a seguire.
Noi li aiutiamo e condividiamo, come possiamo i loro bisogni e le loro speranza.
Le foto pubblicate sono un punto di vista, non sono la realtà. Le chiacchiere che si fanno servono a chi le fa, non certo ai migranti, è facile diventare sciacalli quando ci sono carcasse da spolpare!
Così come le finte interviste dei giornali locali, improvvisamente interessati perché lo sono i politici: questa è la professione dei megafoni!
Quello che sa l’avvocato legge&ordine è “un sentito dire” riferito da persone che hanno stazionato qualche mese lì e stanno trovando soluzioni alternative, così le notizie dovrà inventarsele come si inventa le “lamentele dei residenti allarmati per la sicurezza pubblica”.
Ma se quei residenti ci fossero davvero, potrebbero entrare all’Ex Macello occupato e parlare, senza pregiudizi, con quegli “invisibili”, perché sono visibilissimi.
…a fare conversazione con i Fratelli d’Italia o con i Leghisti o con i Pentastellati non si impara nulla, con gli altri, che governano, si perde del tempo, chiacchierare con i migranti è molto più istruttivo e utile!
Ora che la politica si è accorta di loro, quei ragazzi saranno trasferiti e i locali sgomberati. Si porrà fine ad una esperienza, pur tra mille difficoltà, di costruzione di una comunità di migranti multiculturale autogestita e libera.
Bellomo Lucietta, Bianchi Giuseppina, Clemente Valter, Cornacchia Renato, Dolera Augusta, Drago Bruno, Favario Pierangelo, Frassati Oreste, Giacone Luca, Rosso Piergiorgio, Sansoè Marco, Siaghi Francesca, Siciliano Giovanna del Comitato Biellese accoglie e molti altri ancora…