I migranti emigrano verso l’Europa. Fuggono da guerre o dalla fame, o vanno in cerca di fortuna. Lo fanno come possono, con i mezzi che trovano. Per compiere questo percorso molti pagano con la vita, subiscono violenze, pagano chi li trasporta.
Oggi, dopo il cinico accordo con la Turchia (tutto a vantaggio della Germania e dei suoi partner economici), i flussi migratori sono da una sponda all’altra del Mediterraneo, una parte di essi coinvolgono l’Italia. Questi flussi sono ormai stabili e di lungo periodo, e non potranno essere arrestati.
In Italia giungono a bordo di barconi o gommoni guidati da scafisti che possiamo pure chiamare “trafficanti di carne umana”, che in verità sono uomini che trasformano l’emigrazione in un affare, nello spirito più dinamico del capitalismo globale. Come coloro che fanno lavorare gli immigrati a cottimo nella raccolta dei pomodori, delle olive o per la vendemmia, come alcune cooperative che, in assenza dello Stato, trasformano l’accoglienza in un affare!
Molti di loro sono salvati in mare in acque internazionali o libiche o già italiane… Lo fanno le navi militari italiane, quelle delle Organizzazioni non governative o altre di passaggio.
Ora la politica del Governo si va delineando come una politica di respingimenti: i nuovi centri di raccolta (detenzione) dei migranti, l’accelerazione delle pratiche di diniego e espulsione, i ritardo nei pagamenti dei servizi di accoglienza, i mancati controlli della qualità dell’accoglienza erogata, il mantenimento del reato di clandestinità, sono tutti segni della volontà di respingimento del Governo.
Ad essi si aggiungono i cinici e criminali accordi con la Libia, con l’obiettivo di fermare i migranti in quel paese instabile e pericoloso, dove i migranti sono internati in condizioni disumane e i neri africani sottoposti a vessazioni e violenze inimmaginabili.
Bene hanno fatto le ONG a non sottoscrivere il protocollo d’intesa con il Governo italiano, perché questo intende modificare il diritto internazionale. L’azione umanitaria delle ONG è regolata da leggi internazionali ed è autonoma dai governi. Quel protocollo scavalcava le leggi internazionali: avrebbe obbligato le ONG a condividere gli accordi tra Italia e Libia, ad accettare una presenza armata sui propri mezzi e le costringeva ad accettare la clandestinità come reato.
La cultura poliziesca, burocratica e repressiva, del Ministro Minniti (la lunga frequentazione degli ambienti dei Servizi segreti ha lasciato il segno) ha infatti colpito subito: con l’aiuto della magistratura di Trapani una nave ONG tedesca è stata sequestrata e il suo equipaggio accusato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
Le ONG nel Mediterraneo suppliscono alla totale assenza di una politica di accoglienza di lungo periodo, nazionale e europea. Bisogna subito aprire corridoi umanitari: così si neutralizzano gli scafisti! La politica dovrebbe poi agire per cambiare subito il Trattato di Dublino e garantire libero movimento ai migranti in Europa.
E’ troppo facile prendersela con le ONG, che “praticano” i corridoi umanitari, quando non si ha la forza politica per cambiare le regole europee votate da tutti i partiti in Parlamento!
Saranno pure le elezioni vicine, ma ciò che sta accadendo è gravissimo: il PD, attraverso l’azione di governo, sta cancellando dalla propria cultura politica i principi della solidarietà e dell’accoglienza e si dimostra incapace di governare i flussi migratori. Gli appelli di “buon senso” di Renzi “aiutiamoli a casa loro” sono il prodotto dell’ignoranza: questa non è un’emergenza ma un processo di lungo periodo che ha bisogno di politiche di lungo periodo; dell’ipocrisia: gli stanziamenti per le politiche di cooperazione internazionale sono in diminuzione da 30 anni!; sono truffaldini: fino a quando le multinazionali controlleranno le materie prime africane, fabbricheranno e venderanno armi e esporteranno la democrazia con la guerra i flussi migratori non si fermeranno!
Per questo siamo con le ONG che autonomamente svolgono la loro funzione umanitaria, per questo intendiamo disobbedire a leggi ingiuste che negano solidarietà e accoglienza e intendiamo ostacolare la realizzazione dei progetti del Governo!
marco sansoè