Chiniamo il capo tristemente… Alziamo lo sguardo in avanti, al futuro, che anche lui ha contribuito a costruire! Grazie Fidel.
Le strade per un altro mondo possibile sono molte e diverse, accidentate e tortuose. Si compiono errori che si pagano cari e costano molto (discriminazioni e repressione del dissenso), ma si fanno anche cose meravigliose, come offrire ad un’isola di “poveri e di schiavi” scuole gratis per tutti e sanità (una delle migliori del mondo) per tutti e gratis.
Una terra assediata, uno paese isolato economicamente è riuscito a sopravvivere all’arrogante unicità fallimentare (la disuguaglianza strutturale in continuo aumento e la permanente riduzione della ricchezza prodotta lo confermano) del capitalismo, incarnato dagli USA.
La storia darà il suo giudizio ma… noi prenderemo dall’esperienza cubana tutto ciò che ci può servire per rendere realizzabile il sogno di Fidel e degli altri, perché è un po’ il nostro sogno: una splendida utopia che ha bisogno di tempo, pazienza, autorganizzazione e l’avvio di una nuova stagione di conflitti!
Hasta la victoria, siempre!
marco sansoè