Letture utili :: E’ uscito il n.41 di Alternative per il socialismo

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Numero straordinario questo! Dedicato in buona al “lavoro che cambia”: un’analisi alle diverse forme assunte dalla organizzazione del lavoro nei diversi settori, che si tratti di lavorio precario e/o flessibile o a tempo indeterminato.

Si rilevano le implicazioni per i lavoratori, le difficoltà per il sindacato, le implicazioni sociali e politiche.

Uno sforzo notevole, a più voci non sempre coincidenti, finalizzato ad una ricerca di percorsi comuni per affrontare le situazioni inedite che lasciano spesso i lavoratori soli nel luogo di lavoro o estranei al lavoro stesso.

Uno sforzo comune per ripensare le relazioni tra lavoratori, organizzazione dei lavori e sindacato, ma anche tra tempo di lavoro e tempo liberato

Davvero un tentativo ricco e originale di porre le basi per una lettura nuova delle forme del lavoro e delle sue ricadute nella società contemporanea!

Un intervento introduttivo di Fausto Bertinotti, ne La scintilla che può incendiare la prateria, analizza le difficoltà sociali del momento, ma sottolinea la presenza diffusa di movimenti capaci di lasciare segni significativi per una “ricostruzione” delle lotte, vedi la stagione di lotte francese contro la Loi Travail.

Segue una breve ma rigorosa precisazione di Riccardo Bellofiore, in Critica della ragion spuria. Polemica con i critici della teoria del valore, sulla solidità della teoria di Marx sul “lavoro come sfruttamento” anche nelle nuove condizioni del lavoro che cambia.

Ricardo Antunes ci dice come il lavoro si riduca e/o diventi strutturalmente precario e flessibile, in Per un nuovo sistema di metabolismo sociale: lavoro e socialismo nel XXI secolo. Ma come questa diventi l’occasione per ragionare di lavoro liberato e tempo liberato in una prospettiva socialista.

Per Francesco Garibaldo, in Lo statuto del “lavoro” in Europa, l’Europa si prefigge l’obiettivo di ridimensionare “i diritti del lavoro” attraverso processi di subordinazione di questi all’andamento dell’impresa e alle regole del mercato.

C’è chi ci invita a nuove analisi dei processi di valorizzazione e nuove letture delle forme dello “sfruttamento” nell’epoca del prevalere del lavoro cognitivo. Lo fa Benedetto Vecchi in La discesa negli atelier della produzione.

Per Mario Sai i voucher sono l’ultima frontiera della “solitudine del lavoratore” di fronte ai processi di sfruttamento. In Comprare servizi e lavoro con i voucher ci dice che questa scelta di politica economica ci allontana dai diritti e ci costringe e nuove strategie di lotta.

Paolo Griseri racconta cosa accade in Fca a Torino, gli obiettivi del Wcm e le strategie di Marchionne, quali problemi producono nel breve e nel medio termine e quali possono essere le prospettive. Nel suo intervento, Il lavoro oggi in Fca a Torino, rileva l’inadeguatezza e i ritardi del sindacato e l’urgenza di una rifondazione dei processi di “controllo” dal basso.

In Tutto per i giovani? Enrico Pugliese svela l’imbroglio delle politiche in materia di lavoro giovanile: le “chiacchiere” sui giovani e il loro comportamento davanti al lavoro intendono giustificare le carenze dalla politica, ma anche i limiti delle politiche economiche di fronte alla ormai “strutturale” disoccupazione giovanile

Bia Sarasini propone un studio rigoroso, ricco di dati utilissimi sul lavoro “femminile” in Italia e in Europa. In Sul limite. Qualche nota a proposito del lavoro delle donne ci offre l’occasione di aprire uno sguardo, in parte inedito, sulle forme assunte dal lavoro delle donne.

Il lungo saggio di Mario Agostinelli, Riappropriarsi del tempo e ridurre l’orario di lavoro, ci introduce nei mutamenti strutturali di un’epoca nella quale il valore del tempo è mutato a causa del massiccio impiego di tecnologia, non solo durante il tempo di lavoro. La nuova situazione ci obbliga all’avvio di una stagione di lotte all’insegna della riduzione dell’orario di lavoro e alla riorganizzazione del tempo libero!

La lezione francese e i problemi aperti di Marco Assennato aiuta a capire le forme e le contraddizioni dei movimenti in Francia contro la Code du Travail. La sua forza, ampiezza e freschezza ma anche le difficoltà che incontra a coinvolgere l’insieme della società francese, in particolare le banlieues.

Ospite della rivista è l’intervento del prof. Domenico De Masi che nella La questione del lavoro sviluppa un’analisi impietosa delle politiche correnti in materia di lavoro e lancia una proposta di azione singolare.

In conclusione, un’occasione importante per fare il punto sulle forme assunte dal lavoro, individuare le molte criticità e raccogliere stimoli per produrre azioni di “resistenza” capaci di avviare percorsi di lotta diffusi sul territorio con i lavoratori stabili, flessibili, precari e i disoccupati, ma anche produrre proposte alternative in materia di organizzazione del lavoro, salario, orario e tempo liberato.

Questi saggi meriterebbero la pubblicazione, integrata da inchieste e esperienze locali, in un libro che potrebbe rappresentare un’ottima cassetta degli attrezzi!

Inoltre, forse, un seminario nazionale costituirebbe un’occasione di confronto tra posizioni, anche diverse, che potrebbe dare vita alla “messa in comune” di punti di vista su un tema centrale della società contemporanea: il lavoro!

marco sansoè

info@lacittadisotto.org

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