Letture utili :: La rivolta del riso, a cura di Renato Curcio

Questo libro indaga il mondo del “lavoro sociale”, quello di “cura”, in tutta la sua ambiguità, amplificata dalla confusione legislativa e dalla crisi dello Stato sociale.

Tra l’autunno del 2013 e quello del 2014 si è tenuto, a Milano, un cantiere di socioanalisi narrativa sulla condizione di chi lavora nelle imprese sociali. Esso è stato voluto e autogovernato da educatori, animatori, operatori, che si definiscono anche operai sociali, provenienti da varie città e regioni. Dovendo dare un titolo all’esplorazione compiuta, si è scelto di utilizzare una delle storie raccontate: la piccola rivolta di un gruppo di ragazzini ai quali, in un Centro diurno, era stato dato da mangiare del riso immangiabile. In quel caso, l’operatore sociale è stato indotto a sedare la rivolta, ruolo di controllo che non era previsto esplicitamente nel suo mandato, rivolto piuttosto all’aiuto dei ragazzini. I “non detti” che determinano il lavoro nel sociale emergono qui, insieme alla necessità di ridefinire il ruolo effettivo che le imprese sociali, al di là dei loro miti originari, svolgono effettivamente dopo la liquidazione dello Stato sociale. Sono presi in esame alcuni momenti critici dell’esperienza lavorativa: la soglia d’ingresso, il mandato, l’impatto con gli utenti-clienti, gli affidamenti. E sono, infine, esplorate l’implicazione personale delle lavoratrici e dei lavoratori, la loro torsione etica, le istanze istituenti e le domande che si aprono sull’incerto futuro di questo settore.

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Hanno partecipato al cantiere: Antonio Carroccia, Carlo Anselmi, Daniela De Stefani, Davide Caselli, Emanuele Fancinelli, Enrico Riboni, Fabrizio Bassani, Federico Sabot, Francesca Buscaglia, Francesca Vavassori, Gaia Rossi, Gianluigi Gherzi, Ida Santoro, Laura Sferch, Luca Atzori, Luca Lusiardi, Luca Negrogno, Marta Canidio, Naomi Leone, Paolo Bellati, Pietro Cassata, Rafael Campagnolo, Silvia Salamini, Simone Papa, Stefania Fais, Valentina De Fanis, Valeria Todisco.

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