“Il giocatore d’azzardo” è in libreria
Quando Mahmoud Darwish morì, nel 2008, lasciò incompiuto un diwan, cioè una raccolta di poesie, che i suoi amici di una vita, tra cui lo scrittore libanese Elias Khoury, decisero di dare alle stampe e che ora è arrivato anche in traduzione italiana.
Nella postfazione alla versione italiana del diwan, appena pubblicata da Mesogea con testo a fronte in arabo e intitolata Il giocatore d’azzardo, la traduttrice Ramona Ciucani ci racconta la storia di come e perché le poesie vennero pubblicate. Una storia, quella del taccuino azzurro di fronte al quale amici e colleghi restarono per un po’ commossi e indecisi sul da farsi, in segno di rispetto per un opera a cui Darwish stava ancora lavorando, che lascia l’amaro in bocca al pensiero di quanto questo poeta avrebbe potuto ancora dare al mondo della poesia se non fosse scomparso così prematuramente.
Le poesie “Qui, ora, qui e ora”, “Due occhi”, “Di gigli, l’aria”, “Alla stazione di un treno caduto dalla mappa”, “Il giocatore d’azzardo”, “Un copione già pronto”, appaiono in traduzione italiana per la prima volta e sono le uniche complete del diwan incompiuto, il “testamento poetico” in cui Darwish, in realtà, celebra la vita.
Dopo la chiusura definitiva della casa editrice Epochè, che aveva pubblicato in italiano una parte degli scritti di Mahmud Darwish, per la maggior parte tuttora inediti in italiano, è diventato sempre più difficile poter leggere in Italia l’opera del grande poeta palestinese. E’ per questo che siamo particolarmente felici di annunciare la pubblicazione dell’ultimo lavoro del poeta definito dal premio Nobel José Saramago “il più grande del mondo”.