E’ morto Gianni Alasia. Era un amico che conoscevo da molto tempo (40 anni!), una persona straordinaria, un comunista generoso e gentile.
Da lui ho imparato molto: ho capito come si possa essere rigorosi nel metodo e disponibili a mettersi in discussione sempre, evitando le retoriche difensive e i facili ottimismi.
Ho imparato che si deve sempre dialogare perché non c’è autosufficienza ideologica che possa bastare!
Mi ha insegnato che “le rivoluzioni” sono possibili se di massa, e che nessuno può insegnare o guidare gli altri perché siamo tutti parte e responsabili di ciò che accade.
Mi ha aiutato a fare inchiesta, per comprendere la realtà e agire su di essa sapendo come e perché.
Con lui ho condiviso alcune vittorie e tante sconfitte imparando a trasformarle in occasioni per non compiere gli stessi errori, per cambiare strada con il coraggio e l’urgenza necessari!
Forse non l’ho ringraziato abbastanza per ciò che mi ha dato, lo faccio ora con l’ultimo abbraccio, e gli stringo la mano forte come ho fatto tante volte. Ciao Gianni e… grazie.
marco sansoè