AZIONI E PENSIERI CRITICI
Ripartiamo dal “rovesciamento del rovesciamento” della lotta di classe. Vecchi e nuovi scenari nell’Ue del semestre italiano. Quali riforme per quale democrazia. Rimettiamo la possibilità di una scelta nell’economia e il primato dei diritti nella Costituzione. Storie di lotte e di liberazione: dal Teatro Valle alla Ducati, dall’Ex Colorificio di Pisa ai fast food statunitensi. Quel silenzio insopportabile sui temi “eticamente sensibili”. Il tempo e lo spazio del Web, alcune riflessioni critiche. Uno sguardo su vicino Oriente e Paesi arabi. Reportage dalla Palestina. Omaggio a Focault: “L’impazienza della libertà”
Bertinotti, Azzariti, Gianni, Pascali, Soscia, Baranes, Telljohann, Stramucci, Armeni, Agostinelli, Formenti, Romano, Russo, Favilli, Beolchi, Forges D’Avanzati, Di Sisto, Morgantini, Rizzi, Di Donato, Assennato, Bianco, Dinetti, Meccariello, Meta
L’EDITORIALE
METTERE LA SABBIA NELL’INGRANAGGIO
Se la relazione tra economia e società resta questa, se il moto è quello che va dalla dimensione macroeconomica alle determinazioni sull’organizzazione della vita e del lavoro, la cinica e insopportabile stabilità non è solo ciò che è, ma ciò che è atteso per il futuro europeo malgrado tutto e tutti. Se oggi – dopo il dominio del capitale sulla forza-lavoro, accanto al corpo, ha cominciato sempre più diffusamente a essere anche quello della mente – possiamo intuire che la questione stessa dello sfruttamento e dell’alienazione si allarga dal lavoro alla vita, l’uno e l’altra utilizzate da un capitalismo totalitario, allora è dalla questione del lavoro vivo che si dovrebbe ricominciare il discorso. Non dico di disertare il campo macroeconomico, il rasoio della critica è bene che si applichi rigorosamente nei confronti delle politiche economiche, finanziarie, industriali, come di quelle distributive. In “alto”, infatti, la formazione e la diffusione di un pensiero critico forte sull’economia è una delle condizioni della riconquista dell’autonomia del soggetto. Ma la leva della sua ricostruzione sta nella terra, nel “basso” del conflitto sociale e di quello per i diritti. E per ricominciare bisogna, in primo luogo, porsi l’obiettivo, che a volte appare quasi impossibile, eppure così necessario, del “rovesciamento del rovesciamento” del conflitto di classe. FAUSTO BERTINOTTI
TEMI QUALI RIFORME PER QUALE DEMOCRAZIA
QUALE RIFORMA DEL SENATO? I PROBLEMI DEL RIFORMATORE CONSAPEVOLE
Un riformatore consapevole dovrebbe sapere che la scelta del modello parlamentare non può essere giustificata da ragioni di efficienza. Quando si tocca una Costituzione è il piano dei “valori” che domina le scelte. Se si vuol prendere sul serio la riforma non ci si può limitare a pensare ai risparmi di tempo o denaro, ci si deve interrogare sul modello di democrazia che si intende affermare. GAETANO AZZARITI
RIPORTARE KEYNES E IL PRIMATO DEI DIRITTI IN COSTITUZIONE
Con l’inserimento nella nostra Costituzione del principio del pareggio di bilancio, il Parlamento italiano si è assunto la storica responsabilità negativa di espungere la teoria keynesiana dalla nostra Carta. Ma l’aggravarsi della crisi sta convincendo anche i portatori delle teorie legate all’austerity del loro fallimento. Hanno ancora il bastone del comando in mano, ma il loro consenso è in caduta. ALFONSO GIANNI
L’ARGOMENTO SULLE LOTTE E SUI PENSIERI CRITICI
PISA, EX COLORIFICIO LIBERATO: UN GESTO CREATIVO CONTRO LA CRISI
Una storia di liberazione, che parla di cinquecento persone pronte a riaprire pubblicamente un luogo abbandonato e che diventeranno migliaia scendendo in piazza per difenderlo. Una storia che parla di amministrazioni silenti, immobili e ostili al cambiamento. Ma anche di una comunità antica e nuova che si rafforza, cresce e combatte per un bene comune. Unita nelle differenze. FAUSTO PASCALI E DANILO SOSCIA
ROMA, TEATRO VALLE: LA SFIDA DEL COMUNE OLTRE PUBBLICO E PRIVATO
Dopo questi tre anni di esperienza eccezionale occorre procedere alla scrittura di una convenzione tra Comune, Teatro di Roma e Fondazione Teatro Valle Bene Comune che preveda un nuovo modello di gestione partecipata del teatro. Una convenzione che riconosca la rilevanza pubblica dell’attività svolta e sappia proseguire la sperimentazione e la realizzazione di pratiche ispirate ai beni comuni. ANDREA BARANES
MODELLO VOLKSWAGEN ED ESPERIENZE DI PARTECIPAZIONE IN ITALIA
Sebbene non ci sia l’intenzione di esportare il modello tedesco di codeterminazione, pare che ci sia almeno l’intenzione di promulgarne lo spirito. La Carta globale dei diritti del lavoro fornisce una struttura vincolante entro la quale sviluppare ulteriormente le relazioni industriali esistenti in uno spirito di gestione collaborativa del conflitto. VOLKER TELLJOHANN
“FIGHT FOR $15”, LO SCIOPERO NEI FAST FOOD AMERICANI
Immigrati clandestini, neri, rossi, gialli e bianchi: reportage sulla protesta per gli aumenti salariali nei fast food negli Stati Uniti. La campagna di lotta ha preso le mosse da numerose coalizioni locali che sono coordinate da “Fast Food Forward” e “Fight for $15”. L’annuncio della mobilitazione, e di una vera e propria disobbedienza sociale, è stato dato dagli organizzatori il giorno del Labor Day. MARCO STRAMUCCI
TEMI “ETICAMENTE SENSIBILI”: IL SILENZIO E LA PAROLA
Quali sono state le risposte della società alla mancanza di parole della politica, alla incapacità di affrontare i temi eticamente sensibili? Essa ha reagito, in modo silenzioso ma ha reagito. Cambiando il suo pensiero, la vita dei singoli e delle famiglie, affrontando e risolvendo di volta in volta i problemi che i mutamenti culturali di costume e gli avanzamenti scientifici proponevano. RITANNA ARMENI
I PADRONI DEL TEMPO. WEB E RETE: LAVORO E TEMPO LIBERATO?
Senza un supporto culturale adeguato e una padronanza dei meccanismi che sta utilizzando, un individuo isolato è in concorrenza con tutti: ancor più se viene in tal modo informaticamente atomizzato e purtuttavia connesso alle catene di produzione e di consumo, senza distinzione di orario e senza concessione di tempo consapevolmente liberato. MARIO AGOSTINELLI
LA RISCOSSA DEI TECNOENTUSIASTI DEL WEB. ALCUNE RIFLESSIONI CRITICHE
Oggi i motivi per riflettere sugli effetti indesiderati delle nuove tecnologie sono cresciuti esponenzialmente: Si pensi alla gigantesca macchina di spionaggio globale rivelata da Snowden. Tuttavia, i pentimenti non sono aumentati; al contrario. Anche da parte di autori – Cowen, Rifkin, Lanier – lucidamente consapevoli di alcune gravi ricadute negative provocate dalla Rete. CARLO FORMENTI
APPROFONDIMENTI L’UNIONE EUROPEA: NUOVI E VECCHI SCENARI
L’EUROPA NEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA ROBERTO ROMANO
DALL’ALLEANZA FRANCO-TEDESCA ALL’ASSE MERKEL-DRAGHI FRANCO RUSSO
L’EUROPA DEI PARTITI SOCIALISTI SENZA SOCIALISMO PAOLO FAVILLI
IL MODELLO TEDESCO PRIMA E DURANTE LA CRISI LUCIANO BEOLCHI
L’ECONOMIA DELLA PRECARIETA’ E LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE GUGLIELMO FORGES D’AVANZATI
ACCORDO TTPI, IL MODELLO DEL “TUTTO COME TI PARE” MONICA DI SISTO
NEL MONDO UNO SGUARDO SU VICINO ORIENTE E PAESI ARABI
PALESTINA, UNA TREGUA FRAGILE MENTRE LE COLONIE CRESCONO LUISA MORGANTINI
CRISI DI GAZA. CHI HA RAGIONE LA TV O GLI EURODEPUTATI? FRANCO RIZZI
ISLAM ED ISLAMISTI NEL MONDO ARABO ED ISLAMICO CHE CAMBIA MARCO DI DONATO
IL FATTO
“L’IMPAZIENZA DELLA LIBERTA’”. TRENT’ANNI DI FOUCAULT MARCO ASSENNATO
RECENSIONI
RIFKIN, IL FUTURO “RIVOLUZIONARIO” CHE CI ASPETTA FRANCO BIANCO
CARUSO, PER UNA NUOVA FILOSOFIA DELLA CITTADINANZA FRANCESCA DINETTI
JAPPE, CONTRO IL DENARO. ALCUNE UTILI PROVOCAZIONI ALDO MECCARIELLO
D’ORSI E I SAGGI SU ANTONIO GRAMSCI CHIARA META