Testimoni oculari hanno raccontato a Ma’an che all’alba di mercoledì 26 marzo, a Gerusalemme est, bulldozer israeliani hanno demolito un edificio di proprietà palestinese che ospitava una moschea, un centro medico e alcuni appartamenti.
Testimoni locali hanno riferito che la polizia e le forze speciali israeliane hanno preso d’assalto piazza Khallat al-Ein, nelle vicinanze di al-Tur, a est della città vecchia di Gerusalemme, e hanno circondato un edificio di proprietà di Ghadir Abu Ajram Abu Ghaliya.
Gli agenti hanno poi evacuato l’edificio a due piani e hanno disabilitato la rete del gas e dell’acqua prima che i bulldozer iniziassero la demolizione.
Abu Ghaliya ha dichiarato a Ma’an che il suo edificio è stato demolito senza alcun preavviso da parte delle autorità israeliane.
Il primo piano della costruzione ospitava una moschea e un centro medico, mentre il secondo piano consisteva di due appartamenti che ospitavano i membri di 11 famiglie, ha affermato Abu Ghaliya.
Ha anche detto che lui e la sua famiglia hanno cercato per 18 anni di ottenere un permesso di costruzione da parte della municipalità di Gerusalemme, ma nonostante il sindaco della città “avesse approvato la costruzione nell’area, il ministero degli Interni si è opposto all’edificazione”.
Dopo che La Corte Suprema israeliana ha deliberato il rinvio della demolizione, un’udienza è stata fissata per maggio.
Abu Ghaliya ha poi aggiunto che nel 2007 la municipalità di Gerusalemme demolì un’altra casa a lui appartenente.
Israele raramente concede permessi di costruzione in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Secondo il Comitato israeliano contro le demolizioni, Israele ha demolito oltre 27 mila abitazioni e strutture palestinesi dall’inizio dell’occupazione della Cisgiordania, nel 1967.
( Fonte: Infopal.it)
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