Il 26 marzo, un gruppo di coloni ha sradicato più di 1200 piantine di ulivo in uno dei terreni agricoli palestinesi a nord della città di Ramallah, al centro della Cisgiordania occupata.
Rahbi ‘Awad, presidente del consiglio comunale di Tarmus‘yya, nella regione di Ramallah, ha affermato, in una dichiarazione inviata a Quds Press, che un gruppo di coloni ebrei ha cominciato un’azione di sabotaggio, sradicando centinaia di alberi e alberelli di ulivo, piantati nei terreni della regione di al-Dharat, a est della città, aggiungendo che gli abitanti della zona avevano piantato, circa due mesi fa, quasi 4000 piantine di ulivo, per proteggere i propri terreni dal rischio della confisca, dal momento che l’occupazione sequestra le terre per crearvi insediamenti.
‘Awad ha osservato che i coloni hanno rubato numerosi alberelli di ulivo e distrutto irrimediabilmente gli alberi adulti.
E’ interessante sottolineare che gli estremisti ebrei hanno cominciato meno di un mese fa a irrompere nei terreni per sradicare e abbattere migliaia di ulivi e di mandorli nelle città a nord di Ramallah, soprattutto nelle cittadine di Sanjal e di Tarmus‘yya.
Dall’inizio dell’anno, in tutta la Cisgiordania, il numero di ulivi distrutti è di 5.700.
( Fonte: Infopal.it )
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