L’EUROPA REALE
Il sistema oligarchico europeo cannibalizza i regimi costituzionali, mentre in Italia il partito-governo diventa il nuovo principe della politica – L’opportunità della Lista Tsipras alle elezioni europee – Analisi sullo stato di salute e sul futuro dell’euro – L’urgenza di politiche d’alternative: socializzazione degli investimenti, reddito di cittadinanza, riduzione dell’orario di lavoro, conversione ecologica – Luci e ombre dei soggetti organizzati del cambiamento – Lettera a papa Francesco (ancora senza risposta)
Bertinotti, Russo, Matias, Giacché, Caracciolo, Patalano, Bellofiore, Santini, Carra, Viale, Musacchio, Gianni, Garibaldi, Del Giudice, Bocconetti, Azzaro, Biorcio, Armeni, Franzoni, Ippaso, Dinetti, Accornero
L’EDITORIALE
DALL’OLIGARCHIA NASCE IL CANNIBALISMO POLITICO
Nello sconnesso e disastroso sistema politico italiano sembra ora doversi registrare una nuova tappa. L’atteso arrivo in essa da protagonista primario di Renzi sembra determinarsi anche prima e diversamente dal previsto con la sua assunzione della guida del governo. Se non il partito-stato, nasce il partito-governo (non più solo il partito al governo e neppure solo il partito di governo). E’ lui, il partito-governo, il nuovo principe della politica, è lui che può scomporre e comporre gli schieramenti, disfare e fare i partiti. Anche le incredibili vicende della Cgil, possono inserirsi in questo processo che investe i soggetti politici e sociali restati sulla scena, una scena di cannibalismo politico. L’Europa reale si mangia l’Europa e costruisce un sistema oligarchico. Il sistema oligarchico si mangia i regimi costituzionali. Il governo, dopo essersi mangiato i parlamentari, si appresta a mangiarsi i partiti. Il campo della contesa è quindi l’Europa stessa. L’appello di diverse personalità, guidate da Barbara Spinelli, per una lista di cittadinanza a sostegno della candidatura di Tsipras ci offre un’opportunità che forze di diversa cultura politica dovrebbero saper cogliere, per far vivere una presenza di alternativa programmatica e politica. FAUSTO BERTINOTTI
TEMI
L’EUROPA REALE
UNIONE EUROPEA, LA NUOVA ARCHITETTURA ISTITUZIONALE
Il processo di ristrutturazione dei poteri dell’Ue ha dato vita a un’oligarchia che decide l’insieme delle politiche pubbliche. Oligarchia che vede insieme forze dell’imprenditoria industriale e finanziaria, banche, Bce, governi nazionali, tecnocrazia dell’Ue: un ceto elitario che dispone dei destini di 500 milioni di persone. FRANCO RUSSO
SE DEFICIT E DEBITO DIVENTANO L’ALFA E L’OMEGA
La crisi ha messo in luce i punti deboli del modello istituzionale europeo e ha dato fiato all’unica “legge non scritta” che sembra valere: comanda il più forte. Dal 2010 siamo in uno stato di auto-negazione. La strategia “dei compiti per casa” imposta ai Paesi del Sud si è rivelata suicida. A questa Europa dei dogmi non resta come alternativa che la sua stessa rifondazione. MARISA MATIAS
L’ARGOMENTO
L’EURO HA UN FUTURO?
LA GERMANIA, UN MODELLO PER L’EUROPA?
Le politiche della Germania, e in particolare il suo mercantilismo estremo, continuano a rappresentare uno dei maggiori fattori di destabilizzazione dell’eurozona. Una destabilizzazione che può condurre alla fine della stessa area valutaria. Ma – ecco la contraddizione – le conseguenze della fine dell’euro sarebbero catastrofiche proprio per la Germania. VLADIMIRO GIACCHE’
L’EURO, UN PROGETTO GEOPOLITICO IN VESTE MONETARIA
La moneta unica non era e non è una necessità tecnica. Sotto il profilo monetario è un’assoluta anomalia. La sua fine o la sua salvezza saranno fine o salvezza di un’ambizione geopolitica. Andiamo al voto europeo in pieno etnomonetarismo, una sottile forma di xenofobia evidentemente inconciliabile con l’idea di Europa. Nemmeno con la gestione comune di una moneta europea. LUCIO CARACCIOLO
IL COMPROMESSO POLITICO DELL’EURO
L’euro stabile e forte non ha avvantaggiato solo i tedeschi. Nell’ultimo decennio una massa di denaro a buon mercato ha invaso l’economia reale favorendo l’indebitamento e un’economia euforica oggi spazzata via dalla crisi. Ma il blocco sociale, che ha retto il primo decennio dell’euro, seppure in difficoltà, è ancora egemone; mentre le forze progressiste restano subalterne neoliberismo. ROSARIO PATALANO
APPROFONDIMENTI
POLITICHE DI ALTERNATIVA
LA SOCIALIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI: CONTRO E OLTRE KEYNES RICCARDO BELLOFIORE
PER USCIRE DALLA CRISI? EUROPA E REDDITO GARANTITO LUCA SANTINI
LAVORO E REDISTRIBUZIONE NELLA NUOVA FASE DEL CAPITALISMO ALDO CARRA
EUROPA AL BIVIO. UN TERRENO DI LOTTA IRRINUNCIABILE GUIDO VIALE
SAGGI
I SOGGETTI ORGANIZZATI
CRONACHE SULLA SINISTRA EUROPEA E L’OPPORTUNITA’ DI TSIPRAS ROBERTO MUSACCHIO
VECCHI E NUOVI SOGGETTI CRITICI E ANTAGONISTI IN EUROPA ALFONSO GIANNI
L’INADEGUATEZZA DEL MODELLO SINDACALE EUROPEO FRANCESCO GARIBALDO
MOVIMENTI GIOVANILI, LA GENERAZIONE FUORI DAL SECOLO BREVE FEDERICO DEL GIUDICE
ANONYMOUS SCENDE DALLA RETE E “LOTTA INSIEME A NOI” STEFANO BOCCONETTI
“FORCONI E DINTORNI”, ANALISI DI UNA PROTESTA ANGELA AZZARO
LA DESTRA POPULISTA IN EUROPA E L’ASSENZA DELLA SINISTRA ROBERTO BIORCIO
IL DIBATTITO
RAPPORTO VATICANO-POLITICA, IL MUTAMENTO E’ RADICALE RITANNA ARMENI
DON FRANZONI, LETTERA A PAPA FRANCESCO (ANCORA SENZA RISPOSTA KATIA IPPASO
RECENSIONI
SCIARRA, APPROFONDIMENTI PER SCONFIGGERE LA PAURA DELL’EUROPA FRANCESCA DINETTI
D’ORSI, UN ALFABETO BRASILEIRO PER RIFLETTERE SULLA CIVILTA’ CRISTINA ACCORNERO