La Francia interviene in Mali, in modo del tutto disinteressato, per la libertà e la democrazia, ovviamente. L’Europa approva, l’Onu approva e Prodi, che doveva lavorare per i colloqui di pace, si rallegra per l’unanimismo che accompagna l’opzione militare.
Tutti alla guerra! Anche l’Italia pronta a fornire appoggio e assistenza.
Contro il terrorismo? forse. Ma il terrorismo non si combatte cos, l’esperienza ce l’ha insegnato!
…allora per fare cosa e a favore di chi? Improvvisazione e poche parole nascondono la volontà di garantire le risorse minerarie all’occidente e il business degli “aiuti umanitari” dell’Onu.
Ancora una volta l’Italia partecipaa una guerra tradendo l’articolo 11 della Costituzione che recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”
Per capire e approfondire due interventi apparsi su il manifesto:
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20130113/manip2pg/01/manip2pz/334422/
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20130116/manip2pg/07/manip2pz/334546/