Gli strumenti sono spesso gli stessi: tagli alla scuola pubblica, precarietà permanente, disinformazione, repressione del dissenso e della protesta.
Non c’è pace per la scuola: il disegno è ridimensionare la qualità della scuola pubblica per introdurre la privatizzazione nella gestione e nelle figure professionali.
La piazza ribolle? studenti e lavoratori protestano con forza? …forse è solo un eccesso di autodifesa.
E’ solo la scuola che resiste alla sua distruzione!