La Cassazione ha confermato la condanna.
Alla Diaz quella notte di luglio del 2001 la polizia pianificò una aggressione violenta. Dirigenti e manovali sono stati tutti condannati in via definitiva e interdetti per 5 anni dai pubblici uffici.
Non fu il colpo di testa di qualche poliziotto maldestro, ma la scelta deliberata e pianificata di “fare pulizia”: una operazione che aveva lo scopo di portare fino in fondo il disegno di repressione brutale del dissenso contro i “grandi della terra”, che 10 anni dopo ci hanno portato ad una crisi epocale!
Piccoli uomini a caccia di piccole soddisfazioni personali che difendono con la violenza un sistema palesemente sbagliato (ce lo dice la crisi contemporanea).
Ora il Governo faccia la cosa giusta, applichi la sentenza e punisca quei “cattivi servitori dello Stato”. Così come deve fare per tutti quei poliziotti che abusano della propria autorità e la esercitano con la violenza. Se, come dice il Ministro dell’Interno, le mancanze di un poliziotto sono due volte più gravi, agisca di conseguenza.
Chi lamenta che validi poliziotti dirigenti nazionali della polizia ora devono essere rimossi, doveva preoccuparsi di non promuovere chi era implicato in questi gravissmi fatti: chi ha dato quegli ordini, chi ha commesso quelle violenze non è un bravo poliziotto anche se arresta qualche mafioso!
Peccato che il Governo faccia resistenza ad introdurre il reato di tortura, anche quella subirono i giovani della Diaz e di Bolzaneto!
marco sansoè