…ma i “movimenti”!?
Come si può lasciare fuori da una manifestazione, che crediamo non sia solo una commemorazione, le esperienze più vive, più dinamiche, più importanti della società?
Come può l’Anpi, che raccoglie l’eredità di una stagione di partecipazione politica straordinaria, precludere la presenza di quelle esperienze che stanno indicando come uscire dalla crisi della politica, che è crisi della democrazia rappresentativa?
Se davvero l’Anpi vuole svolgere un ruolo di “unificazione democratica e antifascista” (noi ci crediamo) non può prescindere dall’urgenza di favorire e dare spazio a tutte le esperienze di partecipazione democratica rappresentate dai movimenti e dai comitati di lotta che, faticosamente, cercano di raccogliere pezzi di società che vogliono e lavorano per il cambiamento!
marco sansoè